Queste le parole di Gianpiero Maini, intervenuto nella trasmissione Febbre a 90 su CentroSuonoSport per parlare dell’incheista sul calcioscommesse:
“Le proporzioni di quello che sta venendo fuori va oltre tutto. Mi ha sbalordito il fatto che calciatori importanti, che hanno fatto la storia del calcio possano essere arrivati a ciò. Non avrei mai pensato si potesse arrivare a tanto perchè si sta parlando di cose allucinanti. Viene a mancare quella che è la parte più bella di questo sport. E’ un esempio pessimo soprattutto per tutti quei bambini che vedono, sentono e leggono certe cose. Speriamo possa essere fatta chiarezza e che chi è responsabile paghi nella misura giusta”.
Nel tuo periodo ad Ancona hai conosciuto Pirani?
“Ho avuto modo di incrociarlo perchè era amico di qualche dirigente però non sapevo che lui avesse questo tipo di idee. Pensare che poi ci potrebbe essere addirittura la camorra dietro è qualcosa di pazzesco. Spesso all’oscuro di tutto ci sono delle trame che ci lasciano davvero allibiti”.
Su di lui girava qualche voce?
“No perchè era un personaggio molto marginale. L’avrò visto due o tre volte massimo. Magari all’epoca era una brava persona e poi si è lasciato travolgere dagli eventi”.
Il nome di Sommese, invece, ti ha sorpreso?
“Era un mio compagno ma non potevo immaginare che potesse fare cose simili”.
A livello umano cosa ti senti di dire di Signori e Bettarini?
“Beh ho giocato con entrambi a Bologna. Giudicare da lonano certe situazioni non è mai facile. Loro li conosco un po’ meglio perchè ho trascorso più tempo insieme. Rimango colpito dal coinvolgimento di Signori anche perchè Bettarini era già rimasto coionvolto in situazioni di questo tipo. Beppe è stato un giocatore straordinario e pensarlo al centro di uno scandalo così ampio mi fa stare male. Penso che sia stata una cosa di cui non si sia reso conto perchè fondamentalmente è un ragazzo generoso. Quando però leggi certe cose, tutto quello che ti eri idealizzato cade. Anche l’idea del calcio pulito che vivevo da ragazzino, forse ora non c’è più e questo tipo di scandali ci riporta alla realtà”.