La Roma di Luis Enrique sta prendendo forma. E non per la vittoria di Novara, ma perché il tecnico ha scelto i suoi intoccabili, quelli da cui, infortuni permettendo, non vuole prescindere: Stekelenburg, Burdisso, Gago, De Rossi, Pjanic e Osvaldo, più Rosi, Josè Angel e Lamela che sono sulla buona strada.
Discorso a parte per Totti che sta recuperando per il prossimo turno contro il Lecce. Non solo perché sarà un caso ma Bojan è devastante a gara in corso e decisamente meno quando viene schierato dal primo minuto.
Potrebbe diventare il Montella dell’anno del terzo scudetto, quando l’Aeroplanino spaccava le partite come nessuno.
Ancora è troppo presto, ma al momento la sensazione sembra proprio questa. Lo zoccolo duro che sta costruendo Luis Enrique non può che far bene ai giocatori, la cui alternanza, a volte obbligata da infortuni e squalifiche, è sembrata essere eccessiva.
Più che altro dava l’idea che l’asturiano ancora non avesse in mente la sua Roma. Ciò che fa ancora discutere sono alcune posizioni in campo. Per esempio quelle di Cassetti centrale e Taddei esterno basso a sinistra. L’ex Lecce e Verona è sembrato molto in affanno sabato scorso, considerando che l’attacco di Tesser è tutt’altro che irresistibile.
Il brasiliano, elogiato da Luis Enrique, è cresciuto nella ripresa dopo un primo tempo che non lasciava presagire nulla di buono, con numerosi sbagli in appoggio. La cosa importante è che l’allenatore giallorosso abbia e stia scegliendo i suoi fedelissimi.
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