Ecco le parole dell’allenatore dello Shakthar Donetsk, Mircea Lucescu, diramate dal sito ufficiale del club ucraino:
Quale sono le sue sensazioni sul sorteggio?
”Poteva andare molto peggio. Il fatto che potesse capitare una delle tre italiane era abbastanza prevedibile, ma meglio la Roma che l’Inter e il Milan. Credo che Roma e Shakhtar stiano complessivamente sullo stesso livello.”Conosce bene la Roma e Ranieri?
”Ho allenato in Italia per otto anni e quindi non ci sono molte cose del calcio italiano di cui io non sia a conoscenza. Quando allenavo il Besiktas, ho affrontato il Chelsea di Ranieri e l’ho battuto 2 a 0 a Londra. Per quanto riguarda il precedente con la Roma di quattro anni fa, il ricordo del 4 a 0 subito è ancora vivo.Ha vissuto quella partita come una disfatta?
“Per quanto riguarda il risultato non potrei dire altrimenti. C’è da dire però che abbiamo retto il campo per 70 minuti e che il risultato sarebbe potuto essere assai diverso. I giallorossi in quell’occasione furono fortunati. A Donetsk invece li abbiamo battuti grazie ad un gol di Marica e confrontando i due incontri il parziale finale per me non fu affatto corretto. Da allora, inoltre ,solo tre giocatori giocano ancora con noi (Srna, Rat e Hübschman). Penso sia inutile ricordare come oggi, grazie anche alla vittoria della Coppa Uefa, sia un altro Shakhtar.”La Roma invece è migliorata?
“Negli ultimi anni non ho seguito molto la squadra giallorossa, ma già stasera sarò a Milano per studiarli.”Può dirci già qualcosa sulla prossima preparazione dello Shakhtar?
“Al momento posso dare solo indicazioni generali. La prima frazione della preparazione però si dovrebbe tenere negli Emirati, la seconda nella Spagna e la terza in Turchia. Anche se credo che Shakhtar e Roma siano tecnicamente uguali, la Roma purtroppo per noi avrà però un grande vantaggio: il loro campionato nella seconda metà di febbraio sarà in pieno svolgimento, mentre il nostro dovrà ancora riprendere. Per noi sarà dunque particolarmente importante organizzare le giuste amichevoli con i giusti avversari.”