L’intervista di Luca Toni ai microfoni di Roma Channel, alla vigilia della gara contro il Chievo:
«Il gruppo è fantastico, alcuni ragazzi li conoscevo, gli altri sono stati tutti carini».
Molti ragazzi già li conoscevi.
«Sì, magari con De Rossi ho un rapporto più particolare perché in 5-6 anni di Nazionale abbiamo avuto un rapporto più stretto. Qui a Roma mi sta dando i consigli giusti».
Hai già vissuto il bagno di folla del Flaminio.
«È stato fantastico, ero emozionato, ho visto il calore della gente nei miei confronti. Adesso è il momento di fare qualcosa di importante. Speriamo di fare già da domani qualcosa di importante».
Hai detto di esserti molto emozionato contro la Cisco.
«Sono stato sincero, la prima amichevole ho trovato 15.000 spettatori. Grande carica, speriamo di sfogarmi in campo regalando belle emozioni».
Ti carica rivedere i tuoi gol?
«Sono abbastanza carico, non ho bisogno di essere caricato».
C’era stato un momento nel Fiorenzuola in cui pensavi di lasciare.
«Sì, giocavo in C1, non giocavo mai, stavo bene a Modena con i miei amici, volevo tornare nella mia città giocando nella mia famiglia. Poi l’anno dopo sono venuto alla Lodigiani e lì è iniziata la mia carriera. Sono arrivato col codino, con le ciabatte perché faceva caldo. Il direttore Sagramola mi ha detto: abbiamo preso un bagnino».
Ci racconti il tuo rapporto con Marta Cecchetto, la tua fidanzata?
«Un rapporto stupendo, è stata importantissima per me come uomo e calciatore. Mi ha portato tanta fortuna, l’ho conosciuta l’anno di Fiorenzuola e dall’anno dopo è cominciata la cavalcata verso al serie A. Siamo cresciuti insieme, è stata fondamentale, è importante avere una persona che conosci con cui condividere tutto».
In Germania subito tanti gol.
«Strano, perché quando cambi campionato serve adattamento, io sono partito forte e come toccavo la palla facevo gol. Ho fatto 39 gol in un anno e per poco raggiungo una leggenda come Gerd Muller. Quell’anno lì è stato fantastico. Ricordo i due gol in semifinale con il Getafe. Un giornalista ha detto che ero su troppe riviste, non la prendevo mai mi ero montato. Poi ho fatto due gol nel finale».
Che ragazzo è Toni?
«Vado d’accordo con Daniele e Francesco perché sono ragazzi che scherzano molto. Sono un ragazzo a cui piace scherzare, sono sereno. Sono legato alla mia famiglia, appena posso torno a Modena. Mi piace giocare a tennis, rilassarmi. Anche Francesco è bravo, lo voglio sfidare».
In Germania i tifosi non ti hanno dimenticato, anzi.
«Non lo so, i gol sono serviti. È normale siano importanti. Poi apprezzavano la solarità, alcuni in Germania sono restii a parlare. Anche recentemente i tifosi con van Gaal mi dicevano. ‘resta che tanto va via lui».
Cosa ti hanno detto i tuoi compagni?
«Vedi di segnà (ride, ndr). Mi hanno aiutato tanto ad inserirmi, il primo giorno c’erano solo Simone e i brasiliani, che sono stati stupendi. Voglio aiutare i miei compagni per toglierci tante soddisfazioni. Sono una prima punta a cui piace segnare ma che aiuta la squadra a salire proteggendo palla e magari aiutando gli inserimenti dei centrocampisti e facendo gol».
Colpisce la scelta di andare ad un certo punto in serie B al Palermo.
«Vado a sensazione. Era il secondo anno di Brescia, il primo era andato bene, il secondo mi ero rotto il ginocchio. Ho accettato Palermo, era una scommessa, subito la promozione, poi siamo in arrivati in Uefa».
Il video tormentone di Matze Knop ‘Numero Uno’ ti piace o no?
«Ho conosciuto questo ragazzo, è simpatico. È molto famoso in Germania, fa anche Beckembauer, fa Klinsman. Ha spopolato in Germania con questa canzone…La prima volta ho riso. È una cosa simpatica, ci siamo incontrati, mi ha regalato il cd. La Sud la userà? Va bene, l’importante è esultare insieme e fare gol».
Il gesto con la mano vicino all’orecchio?
«Il motivo è quello. Hai visto che bella cosa, ci senti…all’inizio a Palermo non segnavo. Poi ho iniziato a segnare e fare sto gesto e allora…la scaramanzia? Un po’ ma non troppo. Quando segno faccio più o meno le stesse cose. Ci sono cose che ti porti dietro e le fai».
Sei disponibile verso i tifosi?
«Sì, fa parte del nostro tifoso, se non ci fossero non avremmo risonanza. Credo sia giusto concedersi a foto e autografi. L’ho sempre fatto. Penso di essere rimasto tranquillo, ma non devo essere io a dirlo. Il merito va alla mia famiglia».
La Roma ha tanti attaccanti: tu, Vucinic e Totti insieme, si può?
«Penso che possiamo giocare insieme, dipenderà dalla situazione, ma credo non ci siano problemi» .
I tifosi già chiedono un gol al derby.
«Non vedo l’ora anche io di fare un bel gol e fare la mia esultanza sotto la curva della Roma».
Interviene il suo ex tecnico Carlo Mazzone: Ti ricordi cosa ti dicevo in campo?
«Mi diceva ‘te devi dà ‘na svegliata’…»
Toni parla di Mazzone:
«Lui quando le cose non vanno bene si prende le responsabilità, quando va bene le lascia ai giocatori. Gli anni di Brescia sono stati stupendi anche grazie al mister».
Gli idoli?
«Quando ero ragazzino Van Basten era il più forte, purtroppo ha dovuto smettere presto. Roberto Baggio è stato una grande persona. Ho giocato con lui e Guardiola e ho capito che sono due campioni anche fuori dal campo. Loro si fermavano dopo l’allenamento a calciare in porta. Ho capito che dovevamo farlo anche noi».
Il benvenuto a Toni di Perrotta, Totti e De Rossi ai microfoni di Roma Channel:
Perrotta: «Ci ha detto che ha trovato un ambiente sereno, alla mano, fatto di brave persone. Lui è un ragazzo rimasto con i piedi per terra. Come giocatore non devo dirlo io, bastano le statistiche».
Totti: «Ricordi bellissimi, abbiamo diviso un Mondiale insieme, uno dei ricordi più belli possa avere un calciatore. Un ragazzo disponibilissimo, semplice, rimasto umile. L’ho sentito, un giocatore come lui avrebbe fatto comodo a tutti, adesso che è venuto siamo più contenti degli altri. Un augurio? Se gioca vicino a me fa 15 gol»
De Rossi: «Abbiamo fatto l’esordio in nazionale insieme segnando insieme a Palermo, un segno del destino, adesso ci ritroviamo a Roma. Si è inserito bene perché è un bravo ragazzo e perché siamo un bel gruppo. Dopo un po’n che sei all’estero secondo me ti fa piacere tornare in Italia dove tutti parlando la tua lingua. Credo che trovare giocatori con cui a già giocato sia stato un piacere e una cosa che lo ha fatto pensare. Il gruppo del 2006 era eccezionale, inserirlo in Sudafrica sarebbe un piacere, adesso ha trovato l’ambiente giusto per riconquistare la nazionale dove ha sempre giocato, tranne nell’ultimissimo periodo. Ci ha fatto piangere con la Fiorentina. Adesso viene ad aiutarci».
Quindi quindici gol li fai solo se giochi con Francesco?
«Speriamo di no, se domani gioco io e lui no…(ride, ndr) Si scherza, Con lui è più facile far gol, ti dà sempre la palla con i giri contati».
Ai Mondiali ti ha già dato un assist.
«Oltre a quel gol abbiamo vinto tanto altro insieme. Lui ti dà sempre la palla con i giri giusti».
Totti è un fuoriclasse anche nelle pubblicità che fa.
«Ho visto le pubblicità, fa morire dal ridere. Poi è così nella vita, non recita molto, gli viene bene perché è molto sé stesso».
Te lo ricordi il Circo Massimo con la nazionale?
«L’altro giorno ci sono passato con De Rossi che mi ha detto. Te lo ricordi qui? Mi ha detto. Cerchiamo di vincere qualcosa, vedi che succede qui».
Obiettivi alla Roma?
«Come ho detto in conferenza: devo meritarmi questa maglia, cerchiamo di fare bene, se le cose vanno bene vediamo. Dove stai bene vuoi rimanere».
Ribery com’è?
«Fuori dal campo è matto, in campo è tra i più forti con cui abbia giocato».
Com’è Ranieri come tecnico?
“Vuole il sempre il centodieci per cento, è moto schietto, quel che pensa lo dice. Per lui parlano i risultati, sono qui da due giorni ma ho visto la voglia che ha di far bene in questa piazza».
Cosa ti senti di promettere?
«Posso garantire che darò il massimo, cercherò di far più gol possibili e cercherò di dare il massimo uscendo dal campo stremato».
Il pari di Cagliari è stato vissuto quasi come una sconfitta…
«Normale, vinci 2-0 al novantesimo, prendi un gol su fallo piuttosto evidente. Loro cercavano solo sto gol per riaprire il match. Per nostra sfortuna poi hanno pareggiato. Ora ripartiamo, come dice il mister vediamo dove saremo a marzo. Penso che ci sono tanti campioni qui, l’Inter ha qualcosa in più, subito dietro ci siamo noi. Hanno fatto anni fantastici con Spalletti, arrivare in fondo e perdere per un punto è brutto. Adesso cerchiamo di fare tre punti col Chievo. Io sto abbastanza bene, ho bisogno di fare minuti ma sto bene e ho una grande voglia. Se poi si crea l’entusiasmo giusto diventa più facile far bene».