La Roma non riesce a passare gli ottavi di Europa League contro il Lione, nonostante un'evidente superiorità, e il disastro del secondo tempo dell'andata.
La Roma non riesce a passare gli ottavi di Europa League contro il Lione, nonostante un’evidente superiorità, che paga però, il disastro dei secondi 45 minuti dell’andata. Una Roma che si è dimostrata più forte, dominando tre tempi su quattro (sulle due partite), esce per il crollo fisico nel secondo tempo di Lione, e conferma ancora una volta di essere una squadra forte, ma non una grande squadra. Se ieri il primo tempo fosse finito 3 a 0, nessuno avrebbe avuto da ridire. Una traversa, occasioni clamorose, oppure i giallorossi hanno chiuso la frazione di gioco con un misero 1 a 1. La Roma paga i suoi limiti, non le sue colpe, che tali diventeranno se la società non porrà rimedio ai suoi errori, primo fra tutti, quello di non avere un’alternativa a Dzeko, che ha bisogno evidente di tirare il fiato, ma semplicemente non può. Bruno Peres è l’altro disastro della serata, un giocatore che non riesce a dare nessun contributo utile. Ma la Roma, nel secondo tempo, è sembrata di nuovo a corto d’ossigeno, con i giocatori che attaccavano solo con la forza dei nervi, e non con la testa e la corsa. La Roma di due mesi fa avrebbe stracciato questo Lione, che non meritava di passare, questa di oggi ha perso l’ennesima occasione per essere grande.