Da La Gazzetta dello Sport:
Totti ad una certa ora si è messo sul divano con i pupi in braccio e le pantofole ai piedi, e ha sintonizzato sulla partita con lo stesso distacco con cui avrebbe infilato nel lettore dvd un film cecoslovacco. Perrotta è andato direttamente al cinema, come aveva promesso. Pare lo abbia ispirato il nuovo film di Favino, Cosa voglio di più. Salvo pensare, all’uscita, dopo aver riacceso il cellulare, che sarebbe stato meglio intitolarlo Cosa voleva di più. Ma tanto lo sapeva. Vucinic è rimasto a casa a massaggiarsi i muscoli e accarezzare il pancione di Stefania. Ranieri l’ha vista, ma col consueto aplomb inglese, reso ancora più composto dalla qualità della cucina di Rosanna, la moglie. In sostanza, il solo De Rossi l’ha vissuta con un certo trasporto. Daniele, dopo aver accarezzato l’idea di travestirsi e andare in curva Nord (scherzava), ha sofferto davanti al televisore, come parecchi romanisti (anche se per pochi minuti). Solo che lui lo aveva annunciato senza ipocrisie. «Farò il tifo per la Lazio, che male c’è? Tanto non succede…». Tutto calcolato E infatti non è successo. Comevolevasi dimostrare. Deve essere per questa convinzione che De Rossi lo ha detto a cuor leggero, senza scomporsi troppo, perché sapeva, come sapevano tutti, che non avrebbe corso rischi, che mai avrebbe dovuto ringraziare la Lazio.