Lazio-Inter è finita. Lo sport, per una volta, non è pervenuto in quel dell’olimpico. Ha vinto la strana sorte di un calendario che ha associato – ahinoi – alla terzultima di campionato, due squadre che avevano lo stesso interesse. Lasciare che vincessero i nerazzurri. Così è stato: un assedio interista salutato da ovazioni del pubblico laziale. Due reti – Samuel e Thiago Motta – accolte nel tripudio biancoceleste. Ci sta, per carità. E’ campanilismo viscerale, acceso, più importante di quanto non lo sia l’intera stagione agonistica. Ci sta, per carità, che la Lazio e la curva Nord trionfino per aver allontanato – ancora di più – lo scudetto dalla Capitale. Sponda giallorossa. Però. Una sola riflessione: quanto è monarchica una rivalità a tal punto spoporzionata per cui di Francesco Totti e dei suoi pollici versi s’è parlato fino a determinare un’ammenda che solo per fortuna non s’è tramutata in squalifica – come avrebbero voluto più e più campane – e di questa piccola – nel senso di squalificante – farsa si parlerà poco o niente? Non ci saranno sanzioni ma – almeno moralmente – è come se ci fossero. Accettiamo in silenzio. Ma – una volta di più – viene da dirlo. Roma, nel senso di squadra del mio cuore, non dimenticare mai la partita di stasera…
Lazio-Inter 0-2: la farsa. Roma, non dimenticarlo mai
di 2 Maggio 20104
vaizeman 2 Maggio 2010 il 22:57
a buon rendere! quando si parla di lazio e inter non si può parlare di sport ma di monnezza. se la roma avesse una società seria la prossima settimana si farebbe sentire!
Qualcuno mi deve ache spiegare perchè il Parma sabato ha giocato alla morte contro di noi.
carolina 3 Maggio 2010 il 08:06
Ieri sera UNA VERGOGNA, LAZIO IN B
giagianninni. 3 Maggio 2010 il 09:18
domanda. se la roma si fosse travata al posto della lazio avrebbe giocato?
ciccio 3 Maggio 2010 il 11:32
Ve la dovete prendere con il vs. capitano, si pagate i suoi pollici in basso. Se avete perso lo scudetto e’ colpa prima della squadra ( 1-2 in casa con la samp ) e poi del ” grande ” capitano.