La mancanza di continuità è stata il vero handicap della Roma in questa stagione: la sconfitta per 1-0 all’Olimpico contro il Chievo ne è l’ennesima dimostrazione. Dopo aver battuto nelle ultime due di campionato il Siena, avversario tosto perché invischiato nella lotta salvezza, e la lanciatissima Fiorentina in trasferta, i giallorossi sono incappati in una brutta sconfitta in casa contro una squadra che aveva bisogno di un solo punto per salvarsi: ebbene lo ha fatto con due turni di anticipo facendo bottino pieno all’Olimpico. Andreazzoli, contravvenendo al famoso principio ‘squadra che vince non si cambia, rivoluziona la formazione schierando la Roma con il 3-4-1-2 al posto del 4-2-3-1 che aveva dato equilibrio alla squadra: Lamela si accomoda in panchina, e in attacco la coppia Destro-Osvaldo viene supportata da Totti sulla trequarti. La gara inizia a ritmi blandi e nessuna delle due squadre si rende pericolosa in attacco. La prima azione offensiva giallorossa degna di nota arriva solo al 34′ quando Totti libera Piris sulla fascia: il paraguaiano crossa in mezzo verso Osvaldo che spreca tirando da due passi addosso al portiere clivense Puggioni.
Nella ripresa i giallorossi sembrano essere scesi in campo con maggiore convinzione, ma l’illusione dura appena un quarto d’ora. Dopo aver assediato il Chievo nella propria metà campo, aver colpito la traversa con una conclusione da fuori area del solito Totti e sfiorato il vantaggio con Dodò (il tiro del brasiliano è stato provvidenzialmente respinto da Andreolli) la Roma progressivamente si sgonfia complice la difficoltà di giocare una vera partita di calcio perché il Chievo ricorre continuamente al fallo tattico per spezzare il ritmo dei ragazzi di Andreazzoli. Il tecnico di Massa Carrara al 28′ rischia il tutto per tutto schierando la squadra a trazione anteriore con l’inserimento di Lamela al posto di un Pjanic in ombra. La mossa però non produce effetti positivi, anzi allunga la squadra e allo scadere, al 44′, su azione di contropiede Thereau su cross di Dramè insacca alle spalle di Lobont con un piattone di destro ammutolendo l’Olimpico. Al fischio finale il Chievo festeggia la matematica salvezza, la Roma, invece, si interroga sul perché dell’ennesima sconfitta, dopo quella clamorosa contro il già retrocesso Pescara, che complica nuovamente la rincorsa all’Europa League: domani, vincendo, Udinese e Lazio hanno l’occasione di agganciare i giallorossi.
Maciej Lesiewicz