Vecchie amnesie difensive che tornano. E fanno male, perché il 3-0 rimediato in casa della Juventus ha portato con sé i fantasmi giallorossi di inizio stagione. Il gol preso dopo 5’ non può bastare a giustificare le brutte prestazioni di molti e soprattutto di Kjaer e José Angel.
Il danese non è Juan, ma questa non è una novità, semmai lo è la sua incapacità di entrare in un meccanismo che ormai sta girando discretamente, con alcuni picchi positivi e altri negativi. L’ex difensore del Palermo sembra non essere scrollato di dosso gli errori nel derby.
A preoccupare non sono tanto o solo le opache prove, ma l’assenza di tranquillità che mostra ogni qualvolta la palla arrivi dalle sue parti. Discorso simile per il laterale sinistro spagnolo, che partita dopo partita sembra sempre più impaurito, facendo solamente passaggi indietro, senza mai azzardare una giocata.
Non che la sconfitta di Torino sia esclusivamente colpa di questi due calciatori, ma la sensazione è stata che fossero i più in difficoltà. La Juve è stata più convinta e determinata, caratteristiche che la Roma ha lasciato negli spogliatoi. La squadra di Conte è lo specchio del carattere del suo mister, che chiede e ottiene il massimo da tutti i calciatori. Non è più forte tecnicamente, ma possiede una determinazione senza eguali.
Ora bisogna ripartire, già da domenica prossima quando all’Olimpico arriverà il Bologna di Stefano Pioli, che prima della sosta natalizia è già stato sconfitta dalla formazione di Luis Enrique.
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