La metamorfosi di Juan

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 Da Il Romanista:

Quando si dice metamorfosi di un giocatore. Per carità, che fosse bravo – meglio, un campione – lo sapevamo già. Se c’era però qualcosa che mancava, in Juan Silveira Dos Santos, il difensore brasiliano oggi alla sua terza stagione in giallorosso, era la continuità. Non tanto nel rendimento, quanto nelle effettive presenze in campo, vista la frequenza con la quale andava soggetto ad infortuni.
Il segreto? Più di uno. Tanto per cominciare – anche se sembra incredibile – il cambio di alimentazione. Ovvero, nel suo caso, meno carne e più pasta. Insomma, meno proteine e più carboidrati, come vuole una sana dieta mediterranea. Meglio, calabrese. Perché è grazie ad un centro fisioterapico in provincia di Cosenza (Fisiotonik, diretto da Luigi Novello, che lo ha corretto anche nei difetti posturali, ndr) che Juan sembra aver trovato la soluzione ai propri problemi muscolari. Meno infortuni, quindi, ma anche meno recuperi affrettati, che troppo spesso lo costringevano, almeno fino allo scorso anno, a prolungate assenze dal terreno di gioco. In aggiunta, c’è anche l’aspetto comportamentale.
Decisivo sembra essere stato, a metà novembre scorso, l’avergli negato di raggiungere la propria nazionale (il parere favorevole fu concesso in quell’occasione al solo Doni, ndr), inchiodandolo a precise responsabilità nei confronti dei propri tifosi. Una scelta di Gian Paolo Montali, condivisa da tecnico e società, che ha certamente dato i suoi frutti. Il giocatore ha ritrovato infatti anche la stima e l’apprezzamento dei compagni ed è oggi più che mai integrato nel gruppo.


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