Juan si allena, decide di non forzare, rinuncia a prendere parte alla gara contro l’Inter dicendo a Claudio Ranieri di non sentirsi sicuro. Il dolore potrebbe condizionarne il rendimento e mettere in difficoltà ogni strategia del tecnico: quindi, Juan non giocherà contro i nerazzurri e a Roma scoppia un caso.
Per più di un motivo: innanzitutto, per i pochi minuti e le poche presenze accumulate dal brasiliano da quando veste la maglia della Roma, in secondo luogo perchè dopo la gara contro i nerazzurri il Ct della Selecao, Carlos Dunga, farà le convocazioni e il dubbio che i brasiliani giallorossi si preservino proprio per quest’appuntamento, è forte. Lo illustra in maniera dettagliata un articolo de Il Romanista, edizione odierna:
Nella Roma c’è un caso Juan. Difficile continuare a negarlo dopo quello che è successo nella giornata di ieri, difficile rispondere che va tutto bene a quei tifosi, e sono tanti, che pensano che il brasiliano si preservi per la sua nazionale a scapito della Roma. Che, fino a prova contraria, è la società che lo paga. Ad accendere la miccia ci ha pensato Claudio Ranieri, in conferenza stampa.
“Juan non si sente sicuro – le parole del tecnico – ha fatto dei movimenti ma non si sente sicuro, anche se non ha avvertito dolore. Forzarlo e metterlo in campo significa rischiare di dover fare sostituzioni subito e non possiamo permettercelo”.
Traduzione: Juan si è tirato indietro. E non sarebbe la prima volta, soprattutto in prossimità di impegni della Seleçao che guarda caso sabato prossimo sarà impegnata in un’amichevole, di lusso ma pur sempre un’amichevole, contro l’Inghilterra a Doha. Ma visto che Juan e anche Doni sono infortunati, risponderanno alla convocazione? La risposta di Ranieri è stata serafica.
“Non lo so, decide società”.
E la società ha parlato per bocca del direttore tecnico Bruno Conti (Montali non c’era, ha viaggiato in macchina) sull’aereo che ha portato la squadra a Milano.
“I brasiliani risponderanno alla convocazione”.
Cosa che tecnicamente sono obbligati a fare dal regolamento della Fifa. Poi sarà il medico della Seleçao a decidere se rimandarli indietro, cosa difficile visto che la gara è tra sette giorni e hanno una settimana intera per recuperare. La Roma in questo senso ha le mani legate, e può fare affidamento solo sui buoni rapporti che ci sono con la federazione brasiliana. Si punterà al non utilizzo nelle amichevoli contro Inghilterra e Oman, di Juan e Doni (che sono quelli con problemi) e non di Baptista. A dire la verità un ruolo importante potrebbero recitarlo i giocatori stessi, chiedendo direttamente a Dunga di lasciarli in panchina. Ma, visti i precedenti, sembra difficile che lo facciano. E questo non farà certo piacere a Claudio Ranieri, che ieri ha sottolineato l’importanza soprattutto di Juan.
“Per me Juan è un giocatore importantissimo. Con lui in campo la squadra ha perso pochissime volte. Ha problemi muscolari, l’abbiamo detto mille volte. Ce li ha avuti in Germania e ce li ha a Roma. Cerchiamo di monitorare ogni aspetto, dall’allenamento all’alimentazione, sperando che riesca a venirne fuori”.
E sperando che riesca a giocare qualche partita in più, perché finora ne ha giocate veramente poche con la maglia giallorossa. Da quando è stato acquistato, nell’estate del 2007, ad oggi il bilancio complessivo di Juan nella Roma è di 66 presenze in 123 partite ufficiali giocate dal club, pari al 54 per cento. Poco più di una partita su due. Perfino Chivu, che veniva chiamato Crystal non a caso, ha fatto meglio di lui. E questo è tutto dire.