Juan: una stagione fantastica in cui ha ritovato la continuità. In un articolo de ‘Il Romanista’ si ripercorrono alcune fasi dell’annata disputata dal difensore brasiliano della Roma:
Se quel colpo di testa fosse entrato magari la storia della finale di Coppa Italia sarebbe cambiata. Forse ora, invece delle polemiche, a Roma ci sarebbero solo festeggiamenti. Non è andata così perché quella palla scagliata da Juan verso la porta vuota ha deciso di finire alta. Neppure lui sembrava crederci, come se si trattasse di una maledizione. Quella che fino ad oggi gli ha impedito di andare a segno in una stagione complessivamente di altissimo livello con alcuni mesi addirittura stratosferici. Messi da parte gli infortuni, Juan si è ripreso la Roma proprio quando si temeva che il Mondiale in avvicinamento potesse impedirgli di dare il 100 % per la causa giallorossa. Così non è stato e non sarà fino all’ultimo minuto di campionato. Lo ha ribadito lui stesso in una intervista a Lancenet: «In questo momento tutte le nostre energie sono focalizzate al nostro club». Poi sulla sfida infinita con l’Inter il difensore ha aggiunto: «Sì, credo che per la forza delle due squadre quello tra noi e loro sia il duello sportivo attualmente più importante in Italia. Entrambe possono contare su grandi giocatori e stanno facendo una stagione all’altezza della loro tradizione». E le polemiche seguite alla partita tra i nerazzurri e la Lazio? «Qui in Italia si sta parlando molto del modo in cui i biancocelesti hanno perso. Noi non possiamo giocare pensando a quello che è accaduto, dobbiamo solo continuare a fare la nostra parte. La Lazio sta lottando per non retrocedere, se non avessero dato il massimo sarebbe stato poco intelligente da parte loro». Ma, come dice Juan, non bisogna pensare alla Lazio, bisogna guardare avanti alle prossime due partite. Poi si vedrà se sarà tempo di festeggiare o solo di pensare al Mondiale. Quello in cui il difensore giallorosso troverà molti interisti, alcuni anche nel gruppo della Seleçao. In verdeoro ci sarà con ogni probabilità anche Julio Baptista. Le convocazioni definitive di Dunga ci saranno solo martedì, ma la Bestia sembra destinata ad andare in Sudafrica, pur con qualche malumore dei tifosi brasiliani che chiedono la chiamata di qualche attaccante più tecnico. Lui ha risposto a chi non crede nelle sue qualità: «I tifosi non capiscono che un giocatore forte fisciamente può essere bravo anche dal punto di vista tecnico. Sono migliorato molto dai tempi del San Paolo. Ci sono giocatori che non si sforzano per migliorare, io non sono uno di quelli. In Europa ho capito che il calcio moderno ha bisogno di giocatori completi. Oggi so che posso giocare in molte posizioni».