Dal Romanista:
Con quel gol al Cile, Juan ha fatto impazzire duecento milioni di brasiliani. Duecento milioni, più uno. Anzi, una: la moglie Monick, che gli ha dedicato un “amore mio” sulla propria maglia della Seleção. Rete a parte, il centrale romanista ha fornito una prestazione scintillante. I romanisti ci sono abituati. I cileni, di sicuro, non lo erano. Ivan Zamorano, che al Mondiale fa la seconda voce per la tv cilena, prima dell’incontro aveva predetto: «I punti deboli del Brasile sono Lucio e Juan». Un’analisi da intenditore. «Non so quale sia la situazione contrattuale di Lucio – spiega il centrale giallorosso – ma io con la Roma ho altri tre anni, sto molto bene e sono felice. In questa stagione ho fatto il 70-80% delle partite e i risultati si vedono anche adesso. Comunque, se io e Lucio andiamo così bene il merito è anche dei compagni: Dunga è molto esigente con i centrocampisti in fatto di marcature e con gli attaccanti che devono rientrare. È tutta la nostra squadra che sa difendersi bene, per questo è così difficile farci gol».