Futuro Roma: Unicredit e Rothschild Italia continuano a lavorare per la cessione del club. Secondo Repubblica.it la società giallorossa potrebbe avere un futuro a stelle e strisce:
In attesa dell’approvazione del bilancio (cda fissato per il 27 settembre), e successivamente dell’invio dell’information memorandum ai soggetti che hanno mostrato interesse per l’affare Roma – che dovrà necessariamente contenere i dati di un esercizio destinato a chiudere in “rosso” di 10 milioni – si fanno avanti due piste statunitensi. L’istituto di Piazza Cordusio, come riferisce Milano Finanza, potrebbe aver individuato un nuovo potenziale acquirente in John J. Fisher. Il magnate statunitense è il proprietario di una multinazionale che controlla due “giganti” dell’abbigliamento casual come Gap e Banana Republic. E che, già nel 2008, in piena trattativa Soros, aveva manifestato il proprio interesse con una lettera inviata all’avvocato della famiglia Sensi, Antonio Conte. In autunno è prevista l’apertura, a Milano, del primo store italiano (tre piani, 7772,4 metri quadri) del marchio Gap. Che, nella primavera del 2011, arriverà anche a Roma, dove dovrebbe occupare gli spazi della libreria Mondadori in via del Corso. Quale migliore spot, per un’entrata trionfale nel mercato italiano, di un investimento importante nella Roma?
POSSIBILITA‘ – Nonostante il nome di Fisher non compaia tra le 23 manifestazioni d’interesse registrate da Rothschild e Unicredit, il magnate riceverà in ogni caso dalla banca l’info memo sulla Roma. Patrimonio da oltre un miliardo di dollari (dati Forbes), possibilità di investimento pressoché illimitata e garanzia di straordinaria stabilità economica (altroché): tutte carte che ne farebbero il candidato ideale all’acquisizione del club. Manca solo la volontà di entrare nell’affare. Fino ad oggi.
NON SOLO FISHER – Sempre dagli Stati Uniti, va registrato l’interessamento di un gruppo, azionista della franchigia di baseball di San Francisco, che sarebbe potenzialmente interessato a visionare numeri e cifre del dossier Roma. A stimolare l’interesse soprattutto l’eventualità di poter realizzare l’impianto sportivo del club, che grazie anche all’esperienza maturata nello sport professionistico americano, consentirebbe di allargare il giro d’affari della società. Per questo, il gruppo ha affidato ad uno studio legale italiano il compito di effettuare un’analisi di fattibilità di un investimento di questo tipo. Presto per parlare di interesse concreto. Ma il fronte americano è l’ennesima testimonianza della bontà dell’affare Roma.