Italpetroli – Unicredit: si firma

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 Da La Signora In Giallorosso:

La firma dell’accordo tra Italpetroli e Unicredit si avvicina. Le parti si erano imposte il 20 luglio come termine ultimo per perfezionare il patto che porterà la holding dei Sensi nelle mani della banca, unitamente al mandato a vendere della società giallorossa. Che pro tempore verrà gestita da Rosella Sensi. Tuttavia, alcune questioni tecniche rischiano di far slittare la fine dell’arbitrato. Non è in ballo la firma sui contratti, che potrebbe essere posticipata solo di alcune ore. Il nodo, in realtà, è un altro: a prescindere dalla sigla sull’accordo, Italpetroli non potrebbe passare nell’immediato nelle mani della banca. Per questo, nelle prossime ore, al presidente del collegio arbitrale, professor Cesare Ruperto, verrà profilata l’ipotesi di lasciare in sospeso l’udienza del 26 luglio.

A livello preventivo, gli assistenti di Ruperto hanno già chiesto una proroga alla camera di commercio, rispetto ai 180 giorni previsti per la chiusura della contesa a partire dal 24 febbraio (data di apertura dell’arbitrato).  Allo stesso tempo, al fine di anticipare i tempi, gli arbitri stanno intensificando il lavoro di stesura della sentenza, una prassi che negli arbitrati dovrebbe avvenire solo dopo l’ultima e decisiva udienza. In nessun caso il 26 luglio potrà essere emessa ufficialmente la sentenza. Anche se si tenterà in tutti i modi di chiudere la partita entro la fine del mese. Il timore di andare incontro all’ennesimo rinvio aleggia Nella giornata di domani, Ruperto sarà informato della situazione. Il responsabile dell’arbitrato, c’è da scommetterci, non la prenderà bene. Si lavora per trovare una soluzione. Soprattutto, per non far adirare Ruperto al punto da spingerlo ad andare a sentenza. Ipotesi, al momento, ancora lontana.
Nel frattempo, a fronte della firma sull’accordo, verrà costituita la Newco Roma, la società che controllerà il pacchetto di maggioranza della Roma, dove il 51% resterà (momentaneamente) nelle mani di Rosella Sensi, e il 49% finirà alla banca. La presidentessa, di fronte ad un nuovo acquirente, sarà costretta a cedere la sua quota per soli 1000 euro, mentre dall’eccedenza della vendita, a partire da 100 milioni di euro, la Sensi riceverà il 5%. A giorni all’advisor Rothschild verrà conferito il mandato a vendere dell’As Roma. L’eventuale ritardo nella chiusura dell’arbitrato non dovrebbe determinare colpi di scena.
S.D.S.


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