Da Il Corriere dello Sport:
Daniele De Rossi non si ferma mai. Il centrocampista della Roma venerdì sera ha giocato la partita numero dodici dall’inizio della stagione: quattro con la Nazionale e otto con la Roma. Ha saltato un solo impegno ufficiale, Brescia-Roma del 22 settembre scorso. Dall’undici agosto, giorno del debutto azzurro di Cesare Prandelli, contro la Costa d’Avorio, in due mesi esatti ha giocato una partita ogni cinque giorni. Una continuità alla quale il vice-capitano della Roma ci ha abituati già da diversi anni. Il suo rendimento, però, in questo inizio di stagione, va a corrente alternata. Niente a che vedere con il De Rossi di tre stagioni fa, quando la Roma di Spalletti sfiorò lo scudetto all’ultima giornata, dopo aver avuto il tricolore sul petto per mezz’ora a Catania e l’azzurro fu un protagonista assoluto di quella squadra. Anche questa stagione per il centrocampista è cominciata tra qualche problema. Dopo le fatiche e la delusione del Mondiale, ha cominciato in ritardo la preparazione. Qualche acciacco, la condizione fisica che finora non decolla. Ma De Rossi dà sempre la sua disponibilità, nella Roma come in Nazionale e ogni allenatore fa fatica a rinunciare a lui. Anche perchè il suo contributo è determinante: un gol con la Roma, uno in maglia azzurra, gli assist per i gol di Vucinic e Borriello nelle uniche due vittorie giallorosse della stagione.
Ma anche amnesie in quasi tutte le partite, anche a Belfast poco preciso nel costruire l’azione, mentre a Napoli aveva il compito di seguire Hamsik, che con il primo gol ha condannato la Roma alla sconfitta.
NON MOLLA – Ranieri punta molto su De Rossi, lo stesso fa Prandelli, che lo aveva conosciuto (e apprezzato) nei pochi mesi alla guida della Roma nell’estate 2004, quando Daniele aveva vent’anni e pensava già da grande, con un matrimonio e una figlia che sarebbero arrivati di lì a poco. Ranieri gli riconosce una grande generosità, perchè De Rossi è uno che non molla mai, che giocherebbe anche con una gamba sola. Molto spesso, soprattutto nella passata stagione, ha dato la sua disponibilità pure con una caviglia che lo faceva penare. L’attaccamento alla maglia azzurra somiglia molto da vicino a quello che ha per la Roma. Daniele non rinuncia neppure a un’amichevole e presenze alla mano, a Belfast era il vice-capitano. Con 61 partite giocate, viene subito dopo Pirlo, che ha raggiunto quota 70.
UN PO’ DI RIPOSO – La stagione è cominciata in rincorsa, De Rossi ha giocato la prima amichevole estiva il 5 agosto a Valencia contro il Levante, con pochissimi allenamenti nelle gambe. Da allora si è fermato una volta sola e la condizione fisica la sta cercando giocando. Martedì sarà in campo anche contro la Serbia, la sua esperienza internazionale conta in questa Nazionale in cerca di una identità. Sabato giocherà con la Roma contro il Genoa, poi torna la Champions League. Ranieri sta pensando, magari più avanti, di fargli tirare un po’ il fiato, in attesa di riavere il miglior De Rossi.