Daniele De Rossi da Coverciano, dove è in ritiro con la nazionale italiana, spende più di un assist nei confronti di Antonio Cassano, tornato in Azzurro dopo la latitanza forzata. Capitan Futuro (anche se nel corso della sfida amichevole contro la Costa D’Avorio la fascia la indosserà per davvero) torna ai tempi in cui Fantantonio – a cui va la maglia numero 10 – stava a Roma: “La maglia numero 10 a Cassano non ha significati simbolici, e comunque lui come caratteristiche è pronto per indossare questa maglia anche in Nazionale. Abbiamo scelto i numeri di maglia in base alle presenze, c’è una scaletta: chi ne aveva di più, aveva possibilità di scelta. È ovvio che io non potevo prendere il 9, mentre un trequartista, un giocatore come Cassano può prendere benissimo il 10. Ai tempi della Roma, io, Totti e Antonio eravamo legatissimi, poi ci fu qualche problema ma nel tempo l’abbiamo chiarito, comunque non fu nulla di grave con me direttamente, io non ho problemi particolari con Cassano e comunque non sono un rancoroso. Balotelli invece mi ha impressionato come valore del calciatore in sè, come qualità. La Lega sugli oriundi? Sono decisioni che spettano al mister, sicuramente certi paletti in merito agli oriundi non ce li deve mettere la Lega Nord che già due mesi fa non era interessata ai nostri risultati, ma a quelli dei nostri avversari“.
Italia, De Rossi: “Io, Totti e Cassano eravamo legatissimi”
di 9 Agosto 2010Commenta