L’intervista del doppio ex di Bari e Roma, Maurizio Iorio, concessa a Il Corriere dello Sport:
I problemi del Bari visti da uno dei protagonisti del passato. Ne parliamo con Maurizio Iorio, due stagioni indimenticabili col Bari di Catuzzi all’inizio degli anni ottanta, prima di conquistare lo scudetto con la Roma di Liedholm e del divino Falcao. Una carriera da globetrotter del gol cambiando undici squadre, ma il Bari gli è rimasto nel cuore. Apprezzato commentatore televisivo, oggi è opinionista di Sky. Bari ultimissimo, sempre più sul ciglio del baratro. «E’ una pugnalata al cuore, nel vero senso della parola. Sono seriamente preoccupato e dispiaciuto. Questa è la pura e santa verità. La vedo dura, al di là di tutti gli episodi sfavorevoli, di tutti gli infortuni che hanno influito negativamente sulla squadra e sulla classifica».
La salvezza un miracolo?
«Un miracolo no perchè il campionato è ancora lungo. Mancano ventuno giornate, però il Bari deve finirla di pensare agli infortuni, agli arbitri e cercare di fare punti. Mai come in questo momento ci deve essere una compattezza totale, assoluta, fra tutte le componenti della città. La serie A per Bari è un volano troppo importante, un patrimonio assolutamente da difendere».
Roma-Bari che partita è?
«Il Bari va a giocare contro una grandissima squadra arrabbiata e affamata. La Roma ha perso una grande occasione contro un ottimo Chievo, però il Bari deve cercare di recuperare prima possibile quella convinzione che ha smarrito».
Come finirà questo Roma-Bari?
«I favori sono sicuramente tutti per la squadra di Ranieri. Però quando si scende in campo si è undici contro undici. Bisogna giocarsela. La partita è aperta, ma la Roma parte favorita».
Il ricordo più bello della tua prima stagione romana?
«A Roma ho avuto la fortuna di vincere lo scudetto. Credo che sia una cosa che poche persone possano fregiarsi, ma poi vincerlo con quella Roma è stato un sapore unico, irripetibile».
Bari?
«Bari è tutto per me. Bari mi ha dato veramente tanto e continua a darmi tanto. Gli sarò sempre grato per tutta la mia vita. Questa è la pura e semplice verità. Non è retorica».