Le interviste dei protagonisti di Roma-Catania.
Le dichiarazioni di Francesco Totti, dal proprio sito internet, dopo Roma-Catania:
“Quello ottenuto col Catania è indubbiamente un risultato giusto, abbiamo meritato la vittoria. Era un incontro molto impegnativo, ma i miei compagni si son fatti trovare pronti e determinati, anche chi negli ultimi tempi aveva giocato meno.
E adesso sotto col ritorno di Europa League, dobbiamo pensare al Panathinaikos e prepararci per quest’importante partita da ‘dentro o fuori’ all’Olimpico”.
Le dichiarazioni del tecnico del Catania Sinisa Mihajlovic dopo la sconfitta subita all’Olimpico contro la Roma:
“La polemica con Totti? Ho solo risposto ad una domanda di un giornalista, che mi chiedeva di Totti. Io ho espresso un giudizio tecnico, dicendo che Totti per come sta adesso era meglio se giocava, nonostante sia un grande giocatore e sappia condizionare un arbitro. Non volevo fare una polemica. Poi se qualcuno si è offeso, è un problema suo. La Roma è seconda in classifica, noi lottiamo per non retrocedere. Il Palermo qui ha preso quattro gol. I miei hanno fatto bene, abbiamo subito una rete su calcio piazzato, potevamo segnare anche noi. Oggi la differenza l’ha fatta una disattenzione di Capuano che doveva marcare Vucinic. Per il resto non si può parlare di una grande Roma o di un piccolo Catania”.
Le dichiarazioni di Claudio Ranieri nel dopo gara di Roma-Catania:
La partita – “Abbiamo giocato una gara giudiziosa, sapevamo delle difficoltà che il Catania ci avrebbe creato, restando dietro la metà campo e ripartendo in contropiede. Mi ha fatto piacere che il pubblico ci abbia aiutati. In pochi si sono ricordati che giovedì eravamo ad Atene. Sono contento della reazione della squadra dopo la sconfitta. Gli ultimi cinque minuti di protezione palla? Julio Baptista è bravo a difenderla, l’ha presa lui e non l’ha fatto più vedere a nessuno“.
Lapsus – “Siamo nel mezzo di una curva, pensiamo a fare bene, i cavalli si vedono all’arrivo, l’importante è arrivare primi. Un lapsus? No, intendevo dire nel gioco della curva… Se pensiamo all’aggancio al primo posto? Sganciamoci e pensiamo a giovedì: ci aspetta una partita da dentro o fuori. Onestamente il campionato non è riaperto. Sono contento dei sogni dei tifosi, quando sono arrivato c’erano altri pensieri. L’Inter ieri meritava di vincere, pur in nove. Concentriamoci sulla qualificazione in Champions, sulla Coppa Italia e sull’Europa League. L’arbitraggio di Inter-Sampdoria? Non voglio parlare di questa storia, posso solo dire che Tagliavento ha fatto una grande partita“.
Doni – “Doni ha dato ampie assicurazioni sul suo stato di forma. E’ stato concentrato. Sono contento perchè dopo i tre gol di Atene tutti hanno dato la colpa a Doni, quando in dieci hanno fatto le belle statuine. Qualche papera tutti i portieri la fanno: l’importante è che non se ne facciano troppe“.
Pizarro e Mexes – “Pizarro ha accusato un problema al polpaccio, di comune accordo con il medico abbiamo preferito tenerlo a riposo, piuttosto che rischiare di perderlo per più partite. Mexes? Sapete tutti cosa è successo (il furto subito nella note dal francese, ndr), altrimenti avrebbe giocato“.
Cerci e Menez – “Cerci ha disputato una buona partita sulla fascia. Menez? E’ stato diligente, ha fatto quello che gli ho chiesto, sono soddisfatto“.
Juan, al termine della gara tra Roma e Catania, ha commentato la sua prova e quella della squadra giallorossa a Sky Sport: “Lo Scudetto? Dobbiamo vincerle tutte, ma ci dobbiamo guardare anche dietro. La nostra forza è il gruppo. Non ci siamo mai fermati a pensare agliinfortuni. Tutti quelli che entrano danno il massimo e lavorano bene durante la settimana. Siamo un gruppo forte. Non ci siamo mai demoralizzati e abbiamo sempre guardato avanti. Doni? Doni è uno dei più forti al mondo. Hanno raccontato tante cose non vere su di lui. Deve ritrovare la fiduacia in lui. Il recupero all’Inter? Noi dobbiamo andare avanti partita dopo partita, giovedi c’è l’europa league con il Panathinaikos. Prima dell’Inter ci sono tante partite”.
Gian Paolo Montali, al termine di Roma-Catania, gara vinta dai giallorossi per 1-0, ha commentato il risultato a Mediaset: “Il campionato è molto lungo noi abbiamo il dovere solo di lavorare, lavorare e lavorare. Ogni giorno ci impegniamo molto a Trigoria, dobbiamo lavorare sempre per migliorare, il pubblico può sognare, ne ha il diritto. Dopo la Grecia abbiamo fatto bene, ci siamo ripresi e abbiamo ottenuto un importante successo. Atene non ha inciso sul nostro morale, avevamo molti problemi di formazione, ma la squadra ha risposto con una professionalità incredibile”.
Nicolas Burdisso, al termine di Roma-Catania, match vinto dai giallorossi per1-0, ha commentato il risultato a Roma Channel: “Non possiamo pensare allo scudetto, ancora. Ieri l’Inter in nove ha giocato meglio della Samp in undici. Nonostante le grandi assenze, oggi abbiamo ottenuto un buon risultato, però dobbiamo stare tranquilli. Grande partita che avvicina la Roma all’Inter. Abbiamo fatto una bella gara, determinata. Non abbiamo sofferto dopo la sconfitta di giovedì, loro hanno fatto un tiro in porta. Non abbiamo avuto grosse difficoltà in difesa. Siamo stati attenti e compatti. Una buona prestazione. Questo è il campionato italiano. Uno che conosce altri campionati lo sa. Non accade mai una partita come ieri del Barcellona. Qui quando giochi con l’ultima in classifica soffri. Non hai spazio e devi lottare su ogni pallone. Questo è il nostro campionato. Mourinho? Consce bene il calcio. Lo disse anche l’anno scorso che la Roma era da scudetto, anche quando non c’erano i risultati. Quast’anno abbiamo iniziato male. Sento spesso Mourinho, sa il potenziale dellaRoma, che però è diverso dall’Inter. Meno cinque dall’Inter? Andiamo avanti gara dopo gara. Giovedì c’è l’Europa League, poi il Napoli. Non possiamo pensare allo scudetto, non abbiamo ancora le armi. Manca tantissimo. Ieri l’Inter era in nove e ha fatto meglio della Sampdoria. Oggi ci mancavano tanti ragazzi bravi e abbiamo vinto lo stesso. Questo è importante. Affaticati? Può darsi. Oggi però ho riavuto quella sensazione di squadra forte, compatta, che non soffre. Poi ci sono gli episodi. Contro il Palermo abbiamo fatto bene e corso tanto. In Grecia meno bene, ma a pochi minuti dalla fine eravamo in vantaggio. Andiamo avanti partita dopo partita. Atene? Non abbiamo giocato da Roma, come tutto l’anno: stretti, compatti, senza dare spazio e pronti a colpire. Mi prendo le mie responsabilità sul gol di Cissè. Sul 2-2 siamo stati sfortunati. Poi alla fine ho perso il duello con Cissè. Ero molto deluso. Non per me, ma soprattutto per i ragazzi”.
Alessio Cerci, nel dopo gara di Roma-Catania, ha commentato la gara alle radio: “Devo trovare un po’ più di continuità, non è sempre facile dimostrare il proprio valore, però le cose stanno andando bene. Ranierimi tiene in considerazione? Sono molto contento di questo. La squadra sta facendo benissimo e quindi va bene così. Loscudetto? E’difficile. Noi continuiamo a lottare, ma l’Interè molto forte e sarà sempre più difficile riavvicinarla, è dotata di qualità importantissime. Noi dobbiamo continuare così, dobbiamo allenarci bene come stiamo facendo. Ilginocchio? Si tutto ok. Ho avvertito un leggero dolore dopo l’impatto e dunque abbiamo deciso che è stato meglio uscire e non rischiare ulteriormente. Doni? Lui per me è il numero uno, non dobbiamo prendere come esempio la partita di Europa League. Capita a tutti di sbagliare, oggi ha fatto un’ottima partita”.
Le dichiarazioni di Daniele De Rossi al termine di Roma-Catania: “La partita di oggi contro il Catania è stata molto difficile, ma lo sapevamo perchè anche inCoppa Italia erano stai molto bravi. Mihajlovic? Aveva ragione. Contro il Palermo ho cercato di farmi ammonire in tutti i modi ma non ci sono riuscito, quindi giocherò domenica prossima contro il Napoli. Mourinho? Capita di essere nervosi. Io ricordo il gol di Del Piero a Torino, mi sembrava in fuorigioco e gliene avevo dette davvero tante. Poi però ha avuto ragione lui, perchè il gol era buono. Può succedere anche agli allenatori di essere nervosi. IlPanathinaikos? Può capitare, la squadra ha fatto una bella partita, abbiamo mollato sul 2-1, pensavamo fosse fatta e ci hanno punito. Doni non ha bisogno di essere caricato, ha grande personalità, non capisco i fischi sul retropassaggio al portiere, però sono stato contento che lo hanno applaudito e incoraggiato durante la gara”.
Le dichiarazioni di Doni nel dopo gara di Roma-Catania: “Ho cercato di fare una buona partita, di aiutare la squadra. Sono contento per l’aiuto che mi hanno dato i tifosi. Quando perdi prendi i fischi, se vinci gli applausi. Sono contento che mi hanno sostenuto. La gara? Ci siamo comportati bene. Il campo era bruttissimo, difficile giocarci. Però cerchiamo sempre di vincere. Abbiamo fatto la gara giusta. L’importante era vincere. A me piace sentire il capitano, il vicecapitano e l’allenatore. Alla fine si dicono tante bugie in giro. Poi arrivano glia altri, chi ti conosce, e dice la verità Sono contento per questo. La voro qui da cinque anni. Abbiamo un bel gruppo, stiamo tutti i giorni insieme e la verità viene sempre fuori. Il dribbling? L’ho stoppata male e ho dovuto fare quella cosa. Per giocare nella Roma un portiere deve essere sempre tranquillo e fare bene. Non sempre ci si riesce. Bisogna solo pensare alla partita. In competizione con Julio Sergio? Il rapporto con Julio è ottimo. Stiamo sa tanti anni qui, poi è normale che magari non stai bene con tutti, ma solo con alcuni. A volte andiamo a cena con i brasiliani a volte con tutti. E’ da un po’ che sono a Roma, questo era un momentoi difficile, ho avuto una risposta importante dfa tutta la squadra, mi hanno dimostrato che mi vogliono bene. Dopo tutte le critiche dell’ultima partita credo di aver dato una risposta positiva anche ai tifosi. Andar via? Già dal primo anno si diceva che volevo andare via. Sono cinque anni che lo dicono. Per ora resto qui. Se a fine anno la Roma mi dirà che devo andare via me ne andrò. Per adesso resto, poi a fine stagione vedremo. Ho un contratto lungo, decide la Roma. Se dovessi scegliere io? Io scelgo quello che ho scelto due anni fa. Poi decide la società. Per ora resto. La squadra? In questi anni la mentalità è sempre cresciuta. Il Panathinaikos? Anche mio figlio mi ha detto ‘papà hai preso tre gol’. Sbagliare capita. Se c’è uno sbaglio e per questo perdi la partita poi devi iniziare a pensare alla gara successiva. Una sconfitta come si dice sempre è sempre una sconfitta di squadra. Così quando si vince si vince tutti insieme. Oggi è stata una bella partita, una gara difficile, abbiamo reagito alla sconfitta di Atene. I lanci per Vucinic? Sì, ho cercato l’assist tre o quattro volte”.
Le dichiarazioni di Rodrigo Taddei al termine di Roma-Catania: “Siamo consapevoli degli errori commessi ad Atene. Oggi è andata diversamente. La squadra si è comportata benissimo. Abbiamo centrato l’obiettivo che erano i tre punti, e contro una squadra ostica. Siamo stati attenti tutti i novanta minuti. Alla fine era normale che loro dovevano alzare il ritmo, ma siamo stati attenti. Siamo riusciti a non prendere gol e questo è importantissimo. Vicino al gol? Sì, peccato. Il gol un po’ mi manca. Corro tanto e cerco di aiutare la squadra. Ranieri? Sto bene, tutta la squadra sta bene. Il mister riesce a far riposare due/tre giocatori ogni partita e la squadra fa bene anche con giocatori diversi. Lo scudetto? Non è la classica dichiarazione, la verità è questa. Pensiamo alla coppa di giovedì. Gara importantissima. Rispettiamo i greci ma vogliamo fare risultato e andare avanti”.
bnm 22 Febbraio 2010 il 00:21
AS ROMA MERDA!!!!!!!!!!!!!!!!!