Ad affermarlo è Christian De Sica, a riportarlo è un articolo di City. Testuale:
Christian De Sica, il re indiscusso dei “cinepanettoni”, ha scoperto a 59 anni il proprio talento da attore drammatico grazie al regista Pupi Avati. Ma il sogno dell’italiano fantasioso e improvvisatore, quello dei film di tuo padre, che con la creatività e l’inventiva riesce sempre a superare ogni ostacolo, è ancora vivo e presente o è ormai un mito? C’è ancora, eccome. Ed è proprio questa la nostra forza. Il mondo va male per tante ragioni, ma noi abbiamo questi millenni di cultura sulle spalle, che da una parte ci pesano e dall’altra ci fanno avere una marcia in più.
Io vado spesso in America, e ti posso dire che gli americani “sò de coccio”. A me piacciono tanto Frank Sinatra, Cole Porter, Gershwin. Ma questa non è l’America “reale”, è quella del sogno, di Hollywood, di Broadway, di Fred Astaire. A me l’America degli anni di Bush non piace per niente. Penso che gli Usa che abbiamo in testa noi sono un sogno. Noi italiani siamo molto più intelligenti. Guarda, io penso che a salvarci non saranno certo i politici, ma la gente comune. La nostra salvezza saranno persone semplici e genuine, come Totti. Ecco, a noi ci salverà uno come Totti.