Da Il Giornale:
Roma bella. Inter strana. Quanto sei grande Roma, stavolta che lo dicano pure. Quanto stai rischiando Inter: ora non si può negare. La partita scudetto si è guadagnata l’onore dell’etichetta. Divertente, spettacolare, gol che si rincorrono, il palo finale di Milito a tener tutti con fiato sospeso e, forse, asignificare qualcosa. Altre volte all’Inter era riuscito il guizzo da sterminatrice. Ieri il palo dell’Olimpico le ha detto no. Neppure fosse il Big Ben che dice: stop. Chissà, vediamo se a fine campionato l’avvertimento sarà contato qualcosa. Partita che ha detto quasi tutto delle squadre. Roma straordinaria per forza fisica e determinazione nella prima mezzora, poisi è infilata in qualcheburrasca edhatenuto la rotta.
Spettacolare lezione di Pizarro, straordinaria la lena fisica di Luca Toni. E gli altri a far coro: centrocampo e difesa a testuggine, pressing e corsa, attacco e difesa. L’Inter ha faticato a trovare ritmo e pericolosità. Julio Cesar ha tradito la squadra dopo 16 minuti, lasciando scivolar via la palla poi spizzicata da De Rossi. Milito ha sfruttato un gigantesco fuorigioco(chi parlerà adesso di complotto contro l’Inter) per pareggiare i conti. Toni ha pescato l’agguato decisivo sei minuti dopo. Colpo da ko. Anche se l’Inter ha sbarellato, eppoi ritrovato lucidità: Samuel aveva colpito una traversa all’inizio, Milito ha lasciato il palo tremolante per cinque minuti alla fine. Si può perdere una partita così. Certo. Ma qualcosa si è incrinato. La Roma ha recuperato 13 punti, l’Inter ne ha realizzati solo 11 in 9 partite. Non è più quella macchina da guerra che tutto spianava. Troppi nervi tesi. Ieri 7 ammoniti, quattro dei quali(Eto’o, Zanetti, Maicon, Lucio) saranno squalificati. L’effetto Champions sta provocando guai. L’Inter rischia di dover scegliere per non andare a sbattere. Servono forza e cinismo. Serve anche Balotelli (vedi il minimum Pandev). Sarebbe ora che Mourinho pensasse alla squadra e non al suo SuperIo.