Si ricomincia nello stesso modo in cui era terminata la passata stagione. Con l’Inter a festeggiare e la Roma a rammaricarsi per le occasioni perse. Perché anche ieri sera la formazione giallorossa ha da recriminare per una partita che nel primo tempo stava conducendo con merito e che ha riaperto da sola, con una sciocchezza madornale di Mirko Vucinic che ha rimesso in area un pallone che se ne stava buono buono sulla bandierina del calcio d’angolo. Nel calcio non esiste la controprova, ma difficilmente senza quel gol la formazione giallorossa avrebbe subito quel tracollo che ha avuto nel secondo tempo.
La gara di ieri sera ha visto in campo due squadre diverse: la prima, quella del primo tempo, quasi sfrontata e per certi tratti di gara padrona del campo grazie al palleggio di Pizarro (è uscito stremato dopo 55 minuti), e alla brillantezza dei suoi uomini più talentuosi come Menez e Vucinic oltre a Totti, che ha dispensato giocato di alta scuola finché il fisico lo ha sorretto. La seconda, quella della ripresa, in continuo affanno e sempre in ritardo rispetto a quella nerazzurra, che poi ha preso il largo grazie alle individualità e alla concretezza dei suoi attaccanti. Proprio quelli che sono mancati alla formazione giallorossa, con Vucinic come al solito tanto fumo e poco arrosto e Adriano entrato solo nel finale ma ancora in evidente ritardo di condizione.
Un dato allarmante, quello della condizione fisica dei giallorossi, che dopo una partenza a razzo nelle prime amichevoli stagionali si sono lentamente ma inesorabilmente affievoliti. Ranieri ha pochi giorni per correre ai ripari perché sabato comincia il campionato e la Roma ospiterà il Cesena, probabilmente con un Burdisso (Nicolas) in più. Stavolta niente scherzi, bisognerà partire col piede giusto.
La Roma regala il titolo all’Inter
di 22 Agosto 2010Commenta