C’è la super Inter, Ranieri studia un’altra Roma

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 L’analisi del CorSport:

San Siro, basta la parola. Soprat­tutto quando la squadra di casa si chiama Inter e a far visita è la Roma. Negli ultimi anni spesso è stata una sfida scudetto o ha messo in palio una coppa. Non sarà così questa volta, ma la colpa non è certo dell’In­ter. In più, semmai, c’è il nuovo faccia a fac­cia tra Mourinho e Ranieri, due che nella passata stagione non è che si siano risparmiati frecciatine e affini. Di sicuro, comun­que, il tecnico romanista vorrebbe prendersi qualche rivincita nei confronti del portoghese che sa sempre cosa dire e fare. Magari an­che per fare una cortesia a un campionato che dopo un­dici giornate rischia di aver detto tutto in chiave scudetto.
Ranieri sa bene che un confronto, in que­sto momento, non è proponibile. Troppo tanta l’Inter, troppi problemi per la sua Ro­ma, a cominciare da un’infermeria sempre da tutto esaurito o quasi. Però la filosofia del tecnico romanista è sempre stata la stessa, su qualsiasi panchina fosse seduto, me la gioco. Sarà così anche stavolta. Par­tendo da un presupposto che può incorag­giare: da quando si è seduto sulla panchina giallorossa, la sua Roma le partite migliori le ha giocate contro quelle squadre che ten­dono a farla loro la partita, tipo Milan, Fio­rentina, la stessa Udinese che pure la Roma l’ha battuta. Per confermare questa tenden­za, Ranieri sta pensando seriamente a una Roma diversa. Almeno da quella delle ulti­me prestazioni, schierata sempre con il quattro-quattro-due, pur non avendo ester­ni alti di ruolo in grado di garantire quali­tà, quantità e le due fasi di gioco.
Roma nuova, dunque, a San Siro. Negli uomini e probabilmente pure nel modulo. Con il rilancio del rombo a centrocampo che, considerando le caratteristiche della rosa che si allena a Trigoria, può dare mag­giori garanzie nelle due fasi, schierandosi a specchio dell’Inter che Mourinho da qual­che tempo sta facendo giocare in questa maniera. I quattro di centrocampo dovreb­bero essere De Rossi, Brighi, Perrotta e Pi­zarro, da scegliere c’è solo la posizione dei quattro (De Rossi vertice al­to potrebbe essere la sorpre­sa) perché Taddei dovrà scontare la seconda giornata di squalifica e Faty potrebbe essere un azzardo farlo gio­care dall’inizio in una parti­ta così importante. Brighi e Perrotta, tra l’altro, la parti­ta contro il Fulham l’hanno vista dalla panchina per tutti i novanta mi­nuti.
I due, oltretutto, non saranno le sole fac­ce nuove nella formazione che Ranieri vor­rebbe mettere in campo contro i campioni d’Italia. Ci saranno almeno altre due, forse tre novità. Intanto la coppia offensiva che, a meno di sorprese, sarà totalmente diver­sa, cioè Vucinic e Menez titolari con Bapti­sta e Okaka in panchina pronti a subentra­re nel corso della partita. Novità ci saranno anche nel reparto difensivo con Motta che potrebbe prendere il posto di Cassetti an­che se parte sfavorito, e forse novità ci sa­ranno pure per il compagno di Mexes al centro della difesa. Non sarà Burdisso, che non ce la farà a recuperare (e meno male che le ultime assenze dell’argentino erano state decise a scopo precauzionale), ma Juan sembra stare meglio. Per lui sarà de­cisivo il provino che sosterrà oggi a Trigo­ria. Altrimenti fiducia ad Andreolli, uscito zoppicante dalla gara contro il Fulham, ma in grado di recuperare.


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