Si è battuto come un leone, nonostante un problema muscolare all’adduttore sinistro. L’immagine della sua partita è al minuto 35 del secondo tempo, quando, subito dopo il gol di Loria, si tocca la coscia, gli viene chiesto dalla panchina: «Tutto ok?» e lui annuisce con la testa. Girandosi poi verso i compagni gridando: «Forza, forza, forza. Manca un quarto d’ora». E pensare che, a quella coscia, Borriello ha sentito fastidio fin dal riscaldamento, eppure è rimasto in campo fino al 90’, battendosi senza sosta, facendo a “sportellate” coi difensori nerazzurri (Ranocchia in particolare) e incitando i compagni quando tutto sembrava perduto. Gli è mancato solo il gol e per uno come lui è tanto, ma Marco Borriello è stato tra i migliori a San Siro. Davanti al fratello e agli amici di sempre, l’attaccante napoletano si è dannato l’anima, alternando classe e potenza, carattere e cuore, orgoglio e voglia. Tanto che Leonardo, in conferenza stampa, lo incorona: «E’ il miglior attaccante italiano».
Inter-Roma: Borriello lotta come un leone
di 7 Febbraio 2011Commenta