Burdisso: l’Inter rifiuta Mexes

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 Dal Corriere dello Sport:

Piangeva, sinceramente, mentre la Sampdoria gli sfilava lo scu­detto dal taschino. Ma forse le sue la­crime di commozione non sono finite. Philippe Mexes potrebbe lasciare la Roma. Presto. Dopo sei anni intensi. Dopo sei anni tra contenziosi, squali­fiche, feste e delusioni, il francese che parla romanesco ha perso l’etichetta di indispensabile. Colpa, si fa per di­re, di Burdisso, il numero uno nella li­sta della spesa di Ranieri, e delle dif­ficoltà finanziarie della società. L’aria è questa: Mexes è l’agnello che, come ogni anno, la Ro­ma pensa di sacrificare per poter ac­quistare. Logica da autofinanziamen­to. E’ successa la stessa cosa nel 2007 con Chivu, nel 2008 con Mancini, nel 2009 con Aquilani. Il giocatore, che ha il contratto in scadenza tra un anno, non si è accordato per il rinnovo. Al di là delle cifre, ha capito che la Roma non punta più su di lui. A 28 anni, con un passato da star e un futuro da vive­re, non si rassegna al ruolo di riserva. E allora non firma. Perciò: o viene ce­duto subito a cifre ragionevoli, intor­no ai 10 milioni, oppure aspetta il 30 giugno del 2011 e va a giocare dove preferisce senza portare un euro. E’ intuitivo che la Roma rifiuti la secon­da soluzione: perderebbe un capitale, magari un po’ svalutato ma sempre importante. E così ha sondato il terre­no con diversi interlocutori per capi­re se qualcuno è interessato. Mexes stato proposto all’Inter, ad esempio, proprio in cambio di Burdisso. Ma non ha funzionato. L’unica squadra italia­na tentata è la Juventus. Corteggia Mexes da diversi anni e può permet­tersi il suo stipendio: 2,5 milioni netti a stagione più i premi.


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