Dal Corriere dello Sport:
È provato, un fascio di nervi. La prima notte dopo la scarcerazione Stefano Gugliotta l’ha passata praticamente sveglio. «Ho dormito poco solo tre ore, ho ripensato a tutto quello che ho vissuto in questa settimana». Sul volto, il giovane di 25 anni arrestato la sera della finale di Coppa Italia Inter- Roma, porta tutti i segni del pestaggio: il dente saltato forse per colpa del pugno sferrato dall’agente ora sotto inchiesta e la ferita alla testa a causa della manganellata ricevuta, come spiega il giovane, «prima di salire a bordo del cellulare». Stefano mentre racconta la sua vicenda, nel corso di una affollatissima conferenza stampa, stringe spesso i pugni e serra la mascella. «Dimenticare è difficile – afferma – ma proverò a tornare alla vita di tutti i giorni, lasciandomi alle spalle quanto successo e tornare al più presto al mio lavoro di facchino presso l’Auditorium» . Sette giorni nel carcere di Regina Coeli sono per lui esperienza nuova. «È stato tremendo – afferma – lì dentro non sei nessuno. Ieri ho iniziato uno sciopero della fame perchè non ce la facevo più» .