Le voci, che erano un po’ più di voci, della mattina dichiaravano che la fidejussione (201 milioni di euro) attesa da Zurigo da Mediobanca non sarebbe arrivata in tempo utile per evitare l’asta: lo scenario più plausibile sarebbe stato quello che Unicredit mettesse in mora Italpetroli dando il là ad una conseguente asta per l’acquisizione della A.S. Roma.
Poi, alcuni sviluppi. Nel corso del primo pomeriggio si era paventata la diffusione di un comunicato stampa da parte del gruppo rappresentato da Vinicio Fioranelli. A darne notizia ci aveva pensato Sky24. Stando alle fonti ufficiose, occorreva attendere la chiusura delle Borse. Le indiscrezioni erano quelle secondo cui Fioranelli avrebbe dimostrato credenziali economiche e progettuali rispetto alla possibilità di acquisire la A.S. Roma.
Principali destinatari, dunque, Mediobanca e la famiglia Sensi. Le parole di Vincenzo Morabito, ex socio nella FiMo di Vinicio Fioranelli, pronunciatosi nella serata di oggi lasciavano intravvedere il fatto che qualcuno del gruppo Fioranelli (non Vinicio, certo) si potesse tirare indietro anche sul filo di lana.
A quanto pare, mai parole furono più azzeccate perchè di Fioranelli e del suo comunicato non c’è alcuna traccia. Solo una nota, delle 20.25 con cui il gruppo Fio Sports ha dato qualche precisazione. Ecco il testo:
“La Labouchere Ag non c’entra nulla con le trattative per la cessione dell’AS Roma. Alcuni organi di stampa equivocando sulla provenienza della società, l’hanno avvicinata, con alcuni membri del Cda della Labouchere Ag, alla operazione AS Roma. La Fioranelli & Cie. desidera ribadire la propria totale estraneita’ della societa’ Labouchere AG alle trattative in corso tra il gruppo Fio e la Italpetroli occupandosi di tutt’altre attivita’”.
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