Greco: “Roma a quattro punte? Per noi diventa dura”

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 Leandro Greco, l’uomo del momento della stagione giallorossa. Da Repubblica.it:

A fine agosto, mentre Roma accoglieva entusiastica l’arrivo di Borriello, c’era qualcuno a Trigoria sperava di trovare una squadra sul gong del mercato. Alla fine la squadra non è arrivata. Ma Leandro Greco, e in quelle ore non poteva sapere che questa sarebbe stata la sua fortuna. Di lì a un paio di mesi, la maglia da titolare nella sfida contro il Bayern all’Olimpico. Non certo l’esordio in Champions per lui, che aveva già lasciato il segno con il gol decisivo a Basilea. “Dopo quella rete non respiravo più – racconta il centrocampista a Roma Channel – da quella partita in poi abbiamo ritrovato consapevolezza“. Lui, nato venti giorni dopo la vittoria dell’Argentina di Maradona in Messico ai mondiali ’86, è alla Roma dall’età di dieci anni. Mai, però, prima di quella rete, si era sentito davvero un giocatore giallorosso. “Ho lavorato per farmi trovare pronto – racconta – ma anche io non mi aspettavo tutto questo”.
‘Tutto questo’, per Greco, è un tempo da titolare contro il Bayern (“Ranieri mi ha tolto perché ero ammonito, ho visto la rimonta da fuori… volevo esserci”), ma soprattutto il derby, la vittoria per 2-0 e la corsa sotto la Sud alla fine di una gara che lo ha visto grande e inatteso protagonista: “L’esultanza dopo il derby resta la più grande emozione – la sua certezza – prima quella partita la vivevo solo da fuori”. Una gara in cui la bandierina del guardalinee gli ha strozzato in gola l’urlo di un gol che a tutti era sembrato valido. “Ci ho pensato soltanto dopo a cosa sarebbe stato…“, ammette con un briciolo di ingenuità, “anche i miei amici mi prendono in giro, a loro fa uno strano effetto vedermi lì, in campo”.
Nonostante l’exploit che lo ha portato a scalare posizioni e gerarchie nella Roma, nessun problema con il resto della squadra: “Mi sono sempre sentito parte di questo gruppo, sono ragazzi straordinari: De Rossi, Perrotta, ma anche Brighi non mi hanno mai lasciato indietro. Per chi gioca poco non è facile trovarsi bene”. Sul campo, è rimasto sorpreso soprattutto da due compagni: Menez è un fenomeno, in allenamento è imprendibile, può diventare tra i più forti in circolazione. E Borriello ci ha impressionato”. Non crede, però, alle quattro punte: “Poi per noi diventa dura”. Per se stesso, il sogno è uno soltanto: “Avere continuità e rimanere in questo gruppo. Lavoro per questo poi si vedrà. Spero comunque di giocare, soprattutto adesso che ho avuto la possibilità di mettermi in mostra”. Intanto domenica c’è il Palermo. “Davanti sono bravi – ammette Greco andiamo lì e ce la giochiamo perché cerchiamo i 3 punti”.


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