Da La Gazzetta dello Sport:
«Tristezza, per favore vai via…» . Più che altro, Totti le dà un calcio con tutta la forza che ha. Un rigore alla Di Bartolomei. Il dito in bocca e uno sguardo al cielo. Totti non segnava in campionato dal 13 novembre e all´Olimpico, in casa sua, non gli era ancora capitato in questo torneo. Suonava male, pareva una bestemmia. Da ieri, 195 reti in Serie A, distanza tonda (-10) dai 205 di Roberto Baggio, la sua ossessione. Con le coppe di ogni genere, sono 249 gol tutti giallorossi («Le reti più belle? Alla Lazio» ), ma qui le statistiche dissentono, per qualcuno sono già 250, e allora tanti auguri.
Tempesta finita – Rigore a parte, si sono ammirati sprazzi del miglior Totti «Vittoria bella e importante, abbiamo fatto il nostro dovere. Siamo secondi, in corsa per lo scudetto, aspettiamo i risultati delle altre» . Ranieri è soddisfatto. «Lo ripeto: vogliamo essere tra le 4 o 5 pretendenti per lo scudetto, sulla carta non valiamo l´Inter e il Milan ma stiamo ritrovando la continuità dello scorso campionato, questa è la strada giusta. Il turnover è in via di digestione, stavolta non ci sono stati “scazzi”. La “tempesta”societaria? Non dobbiamo rincorrere le voci. Dobbiamo solo dare il massimo e farci trascinare dal pubblico» . Rosella Sensi infreddolita, ma felice. Stravede per Totti («Fantastico, solito trascinatore, un esempio per tutti» ) e corregge Ranieri. «L´Inter squadra da battere? Non è la stessa dello scorso anno, il Milan è fortissimo, ma noi non siamo da meno, anzi. Ci siamo e lottiamo» .
Il Cagliari – Il presidente Cellino è tranchant. «Sul rigore è meglio che taccio, i nostri ammoniti erano tutti diffidati, il 3-0 è bugiardo, abbiamo preso solo tanto freddo. La Roma? Non vale lo scudetto, non gioca sempre in casa. E poi per il momento societario che attraversa sta facendo pure troppo…» . Carino.