Da La Gazzetta dello Sport:
«Avevo 6 anni, lo ricordo come fosse ieri: eravamo cinque amici, ci prendemmo cinque squadra diverse: io ero il più piccolo, scelsi per ultimo e presi l’Inter. Che peraltro in quel periodo non vinceva mai. Con gli anni ho contagiato tutta la famiglia: fratello, cugino, figli miei e loro». Giocherà per due squadre sabato Daniele Galloppa, contagiato per linea diretta: domenica Storari ha allungato la serie dei romanisti maledetti dai romanisti (Cosmi, Mazzone, Daniele Conti, Di Livio con la Juve, Di Chiara in Roma-Lecce…), il biondino del Parma, comunque vada, non ne farà parte. Il ricordo. Cinque amici, nel ’61, a due passi dall’Ippodromo delle Capannelle, decisero per lui: papà Maurizio si ritrovò interista,Daniele è rimasto fedele alla linea, nonostante i dieci anni passati aTrigoria, entrando coi Pulcini e uscendo per fare la serie B, nel 2004, quando la Triestina dovette restituire Aquilani alla Roma, e lo scelse per sostituirlo. Tre anni dopo era a Siena, dove l’Inter venne a vincere lo scudetto 2006-07: avviò l’azione del pareggio – vanificato dall’1-2 di Materazzi su rigore – poi a fine gara entrò nello spogliatoio dei nerazzurri.