Futuro societario: tra una settimana potrebbero essere mossi i primi passi

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 Futuro Roma: secondo il Messaggero tra una settimana potrebbero essere mossi i primi passi:

Rosella Sensi potrebbe restare alla presidenza con poteri da definire. Conferma del management attuale fondato sul trio Conti-Montali-Pradè. Ma soprattutto un supermanager alla Alex Ferguson del Manchester United che potrebbe essere lo stesso Claudio Ranieri. Ha le idee molto chiare Clessidra, il fondo di private equity pronto a scendere in campo per acquisire la Roma calcio, come ha svelato ieri a Il Messaggero, Alessandro Grimaldi, socio fondatore della sgr, la società di gestione del risparmio che guida gli investimenti. «Siamo disponibili a esaminare il dossier, assieme ad altri partner, lo abbiamo fatto sapere a Rothschild», è stata l’ammissione di Grimaldi.
Clessidra muoverà i primi passi formali dopo il 23 agosto al rientro dalle vacanza di Alessandro Daffina, capo di Rothschild che ha ricevuto da Italpetroli, in attesa della costituzione di Newco Roma (51% Sensi, 49% Unicredit) il mandato per vendere il club.
Qualche contatto prima della pausa di ferragosto Clessidra l’avrebbe avuto in giro per tastare il terreno. E la cordata cui punta potrebbe essere formata dalla stessa Unicredit e dal patron della Tachipirina, quel Francesco Angelini che si era fatto avanti per la Magica un anno fa. Operazioni di questo tipo vengono realizzate attraverso la costituzione di una Newco, tipo la Newco Roma: di questa nuova società Clessidra, Unicredit e Angelini potrebbero avere un terzo a testa. Ma per fare l’offerta è prassi che la nuova società raccolga soldi dai soci ma utilizzi anche un prestito bancario. Quando però, nell’acquisizione c’è un fondo, come Clessidra, Bankitalia richiede che almeno il 60% dei soldi per l’acquisizione vengano messi dai soci e il 40% dalle banche.
Rothschild parte da una valutazione del club attorno a 150 milioni, quindi il 67% in mano a Sensi e Unicredit dovrà essere pagato poco più di 100, di cui circa 60 milioni messi dai tre soci (20 milioni a testa) e 40 milioni da un prestito bancario. Naturalmente questa è solo una ipotesi di lavoro nel caso in cui l’interesse di Clessidra dovesse concretizzarsi e diventare la base della trattativa con Rothschild. Che per trasparenza dovrà considerare anche eventuali altri pretendenti. Clessidra comunque sembra ben intenzionato e il suo ruolo di investitore istituzionale conosciuto e referenziato costituisce un collante per attrarre la disponibilità di Unicredit e di Angelini (che avrebbe confermato a piazza Cordusio di mantenere inalterata la voglia giallorossa) a scoprire le carte. E tra poco più di una settimana potrebbero essere mossi i primi passi veri.

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