Italia terza. Su tre. Francia sul gradino alto del podio di una sfida tanto importante quanto annunciata nel verdetrto conclusivo. Gli Europei 2016 di calcio si svolgeranno nella Nazione transalpina dopo che, per un voto sulla Turchia, lo Stato rappresentato da Nicolas Sarkozy ha messo le altre due pretendenti in fila. Inevitabile attendersi emozioni differenti e stati d’animo discrepanti tra i referenti dei tre Paesi che sono intervenuti ai microfoni dei media a giochi fatti. Il sorriso smaliante di Michel Platini – Presidente Uefa e emblema dello Stato francese – è quello di chi capisce quanto l’occasione sia da cogliere a braccia aperte: “Euro 2016 è un gran sollievo per la Francia, che ne aveva bisogno per rifare gli stadi e competere con gli altri Paesi. Avevamo tre straordinarie candidature, questa elezione dimostra che la Uefa è democratica. Se il presidente fosse un despota, il risultato sarebbe stato 13-0-0“. Dalla gioia all’amarezza: è un attimo. Il tempo di passare da Le Roi a Giancarlo Abete, Presidente Figc:
“C’è amarezza, ma anche serenità. Pur se sfavoriti, ci siamo giocati le nostre carte e accettiamo la decisione dell’Esecutivo. Vorrà dire che saremo più liberi di fare la nostra politica sportiva internazionale, non dobbiamo nulla a nessuno. La nostra era una candidatura seria, avevamo lavorato a un dossier di qualità, abbiamo fatto una presentazione positiva. Evidentemente non siamo riusciti a trasferire la volontà di organizzare in Italia un campionato aperto a tutti i paesi europei, sono probabilmente prevalse altre indicazioni. L’Italia calcistica è abituata a gioire, ma è normale che qualche volta si soffra“. Anche Giorgio Chiellini, nel corso della conferenza stampa dal raduno della Nazionale italiana del Sestriere, non s’è frenato nell’esprimere il proprio dispiacere: “Organizzare un Europeo sarebbe servito a rilanciare il calcio italiano. E poi avrebbe portato introiti per costruire stadi che avrebbero fatto crescere le nostre società. E’ un durissimo colpo per il movimento italiano, senza nulla togliere alla Francia“.