Da il Romanista:
Prima o poi capiterà. Francesco Totti ha segnato ovunque nella sua carriera: in Italia e in Europa, più o meno in tutti gli stadi del mondo. Prima dell’inizio di questo campionato gli mancavano solo tre stadi: Catania, Firenze e… Juventus. Già, perché a Torino col Torino era già capitato. A Catania l’appuntamento è rimandato al prossimo campionato. Il tabù Juve è stato sfatato di recente, guarda caso in coincidenza con un’impresa storica, visto che da quelle parti non si vinceva da nove anni nove. Gol su rigore e zitti tutti: 2-1 e a casa. E stasera ci proverà pure contro la squadra di Prandelli, al Franchi, dove la Roma non vince da cinque anni.
Da quando quei tre là davanti, Montella, Cassano e proprio Totti fecero un’impresa rimontando una partita che sembrava già persa dopo un gollonzo di Maresca. Era la Roma di Delneri, finì 2-1 e dei tre là davanti segnarono solo Montella e Cassano. Il capitano sfiorò un gol da fantascienza da centrocampo, per un soffio non riuscì a beffare l’ex compagno Lupatelli, il secondo portiere del terzo scudetto. Da qualche parte in rete o nelle redazioni dei giornali gira ancora una foto di quella sera che immortala Totti, Montella e Cassano, in maglia gialla e pantaloncini neri, abbracciati e sorridenti dopo il gol vittoria. Forse l’unica immagine da salvare di quella stagione, ricordata da tutti per i quattro allenatori cambiati in pochi mesi. Uno di quelli, il primo, era proprio Prandelli, che si fece da parte subito per i noti motivi. Fotogrammi sbiaditi di una Roma brutta e lontanissima da questa di Ranieri, che ha saputo cambiare la storia. Stasera, Francesco, vuole fare lo stesso, cercherà di cambiare la sua storia, segnando pure alla Fiorentina, a casa loro. D’altronde, lui i record e i primati li stabilisce come esce di casa. A Firenze non l’hanno ancora visto esultare. Prima o poi capiterà.