Il pre partita di Fiorentina-Roma comincia a scaldarsi e paradossalmente, se da un lato i giallorossi sono nel bel mezzo di voci e trattative di mercato che vedono protagonista la società, anche in casa Viola le acque sono burrascose. La protesta della curva Fiesole nei confronti del gruppo di Cesare Prandelli è forte e veemente, non lascia adito a dubbi.
Causa scatenante: la sconfitta dello scorso turno di campionato contro l’Udinese.
“19-4-09 Vergogna!!! Pretendiamo rispetto per la nostra città. Basta discoteche e più serietà!!!”:
questo lo striscione apparso davanti ai cancelli dello stadio Franchi. Presa di posizione forte che potrebbe avere un effetto opposto: quello di scuotere la squadra o quello – se lo augurano i tifosi della Roma – di affossarla ancora di più. Al gesto degli ultras hanno risposto prima Riccardo Montolivo e poi Alberto Gilardino.
Il primo ha detto di comprendere la rabbia dei tifosi, il secondo ha ribadito la voglia di vincere contro la compagine di Spalletti per andare a conquistare il quarto posto. Di sicuro, nessuna delle due squadre arriverà all’incontro con la necessaria tranquillità emotiva: è probabile che riuscirà ad imporsi il gruppo in grado di conservare i nervi saldi. Nel fare ciò, appare ancor più importante il contributo dei due allenatori: Luciano Spalletti e Cesare Prandelli. In comune hanno il fatto di essere entrambi legati dal nome della Roma. L’attuale tecnico della Fiorentina, infatti, venne ingaggiato dai giallorossi nell’estate 2004 in sostituzione di Fabio Capello ma rinunciò quasi subito per problemi familiari (tutti sappiamo da che tragedia Prandelli sia poi stato colpito, perdita della moglie n.d.r.).
Riconoscendo ad entrambi i mister una capacità motivazionale importante, l’augurio è che i calciatori della Roma facciano valere la maggiore esperienza e attitudine a disputare gare da dentro o fuori. Bruno Conti, del resto, è stato esplicito nelle dichiarazioni di due giorni fa: La nostra è una grande squadra, capace di cose impressionanti: a Firenze attendiamo la giusta reazione”. Lo stesso Francesco Totti ha avuto modo di ribadire che non devono insistere condizionamenti esterni:
“Abbiamo solo un compito, da portare avanti nel migliore dei modi: dobbiamo pensare ad allenarci in maniera concentrata fino a venerdì e poi a fare una grande prestazione a Firenze, non al loro ambiente che semmai servirà da stimolo ulteriore per mettere la Fiorentina nella condizione di fare una grande partita. Occorre il massimo, dando tutto la vittoria arriverà in maniera consequenziale”.