Prima della conferenza di presentazione di Daniel Pablo Osvaldo, ha parlato l’amministratore delegato della Roma, Claudio Fenucci, che ha introdotto il nuovo acquisto e ha parlato del mercato giallorosso. Queste le sue dichiarazioni:
“Osvaldo è un attaccante che conosco abbastanza bene in quanto una delle prime società in cui ha militato è il Lecce, dove fu acquistato su suggerimento di Zeman e già da allora aveva lasciato intravedere grandissime doti tecniche: sembrava destinato, come poi è stato, ad una carriera importante e piena di soddisfazioni, anche se poi nell’immediato magari non ha dimostrato pienamente tutte le sue qualità. In Spagna è esploso come un attaccante molto prolifico, con una media gol da quasi 0,50 a partita, sicuramente elevata, oltre che con prestazioni di grandissima personalità che ci hanno fatto pensare a lui come l’attaccante della Roma del presente e del futuro. Abbiamo fatto una lunga negoziazione con l’Espanyol, anche perché c’era un altro club spagnolo interessato a lui. E’ stata una trattativa molto lunga e molto difficile ed ha avuto parecchia importanza anche la volontà del ragazzo di venire a Roma. Alla fine ce l’abbiamo fatta e abbiamo sottoscritto con lui un quinquennale. Spero che a Roma arriverà la definitiva affermazione come attaccante di assoluto valore internazionale, le qualità le ha e si metterà a disposizione dei compagni per raggiungere assieme i traguardi sportivi che tutti ci auguriamo”.
Ci sono ancora lacune da colmare sul mercato. Ci sono altri movimenti in corso?
“Abbiamo sempre dichiarato le nostre strategie. L’attaccante lo abbiamo trovato, un centrocampista è ovvio che dovrà arrivare per completare il reparto, per la difesa la situazione di Kjaer si è un po’ bloccata per una differenza concettuale importante col Wolfsburg sul contratto del giocatore. Adesso stiamo portando avanti qualche trattativa e sicuramente qualche cosa nei prossimi giorni verrà concretizzata. Sicuramente arriverà un centrocampista”.
Gago sembra sfumato, forse Pjanic?
“I nomi sono sempre tanti, alcune sono trattative più concrete, altre magari idee morte sul nascere. Faremo tutto il possibile perché arrivino un centrocampista e un difensore”.C’è ottimismo per Kjaer?
“C’è sempre ottimismo. Abbiamo fatto due conti e il saldo in negativo sul mercato è di circa 30 milioni a cui se ne aggiungeranno altri. Ci sono la voglia e le risorse, anche se è ovvio che è un mercato difficile, perché la Roma cerca giocatori importanti”.
Novità sul rinnovo di De Rossi?
“Se ne parla tanto, nei prossimi giorni a Milano Sabatini avrà occasione di incontrare l’agente di Daniele e cercare di concludere questa trattativa”.
Dopo Totti e Bojan, perché avete scelto un altra punta centrale? Forse serviva un esterno…
“Non faccio mai valutazioni tecniche, per questo ci sono professionalità adeguate. Su Osvaldo concordano tutti: dall’allenatore a chi collaborava col mister a Sabatini. C’è unità di giudizi positivi sul ragazzo”.
Avete ancora diversi giocatori anche da vendere, la rosa è in esubero…
“Finora qualche opportunità per giocatori che hanno trovato meno spazio si era concretizzata, ma poi è stata rifiutata magari da loro. Vediamo se con l’avvicinarsi della chiusura delle operazioni qualche giocatore cambierà idea ed accetterà delle destinazioni per poter giocare con continuità”.
A questo punto dell’estate, alla luce delle difficoltà incontrare dentro e fuori dal campo, i tifosi secondo lei dovrebbero essere ‘sul piede di guerra’ o dovrebbero darvi ancora fiducia? Fanno bene ad essere preoccupati?
“Premetto che i tifosi all’inizio di una stagione dovrebbero dare fiducia ad una società se vedono che si sta muovendo con impegno per cercare di avviare un progetto ed un’idea nuova. Questa struttura di managers è arrivata tardi, mi permetto di dirlo anche se non deve servire come giustificazione. Tante piccole operazioni magari non sono state definite per questo. Io stesso che oggi ho i poteri di firma sono arrivato il di luglio, ben oltre l’inizio del calciomercato estivo. Nonostante ciò posso dire che ci stiamo impegnando per costruire le basi di uesto progetto, che è legato sia ai giocatori in arrivo che a quelli presenti nella rosa, che sicuramente daranno il loro contributo. Dall’unione di queste risorse credo nascerà una squadra che sarà competitiva, ovviamente con difficoltà all’inizio visto che si sta cercando di proporre un’idea di calcio nuovo. Sul fatto che la situazione ereditata fosse complessa, lo sapevamo, effettivamente la mancanza dei ricavi derivanti dal mancato accesso alla Champions pesa in termini gestionali e proprio per questo va sottolineata la forza dell’investimento che stato fatto per manternere gli equilibri gestionali e trovare le risorse per investire sul mercato. Le cifre che vi ho dato non consideravano l’operazione Bojan e mi sembrano significative”.
Come vivete l’eliminazione dall’Europa League, che potrebbe costare punti importanti per il coefficiente UEFA, anche per le prossimi stagioni in Champions? Totti fa parte del progetto Roma?
“Intanto andiamoci in Champions, ci andrei volentieri anche senza essere testa di serie. Arrivarci al primo anno sarebbe un grande traguardo. Su Totti è inutile aggiungere parole: è parte integrante e vitale del progetto Roma. Può dare tantissimo e non devo dirlo io, per lui parla la sua storia e parla il suo presente, visto che Totti non sarà mai un problema come giocatore: è un’opportunità per tutte le società e non ci sono complicazioni. Credo si senta e si sentirà parte di questa nuova Roma”.