Nella stagione 1982/83 il centrocampista brasiliano Paulo Roberto Falcao è stato uno dei protagonisti del secondo scudetto della storia romanista; nel giorno dell’anniversario della ventesima stagione in Serie A dell’attuale capitano della Roma Francesco Totti, che ne ha idealmente raccolto il testimone guidando la squadra alla conquista del campionato diciotto anni dopo, il ‘Divino’, nel corso di un’intervista rilasciata a Tele Radio Stereo, ha reso omaggio al numero 10 giallorosso affermando che “ci vuole una bella festa per lui in questo giorno. Ha indossato la maglia della Roma per 20 anni”. Di seguito l’intervista rilasciata dal brasiliano.
Chi è Totti? Quello che pensa Paulo Roberto di lui?
“Secondo me è un giocatore straordinario che, quando ha cominciato, non sapeva neanche lui dove poteva arrivare. Quando giocavo lì una cosa che mi colpiva molto era il fatto che nessun giocatore della Primavera andava in prima squadra. In Italia, a differenza del Brasile, era difficile vedere questa cosa. Totti l’ha fatto perché era straordinario e questo dimostra la sua capacità da giocatore, con cervello rapido, che pensa rapidamente e che avrebbe fatto grandi cose anche nella Roma del nostro scudetto”.
Totti che ruolo ha?
“Può giocare seconda punta, trequartista. Dove si esprime meglio è davanti ai centrocampisti e alle spalle degli attaccanti. Basta che non lo mettete mediano, da metà campo in su è molto bravo. (ride,ndr)”
Un paragone tra Totti e un giocatore brasiliano.
“Tanti anni fa si pensava che in Brasile ci fossero giocatori tecnici e basta. Attualmente si sta molto attenti anche alla tattica. Totti è un giocatore che ha una tecnica sudamericana. E’ intelligente, ragiona prima degli altri, vede cose che solo i giocatori grandi riescono a vedere. E’ un giocatore che meritava di vincere ancora di più con la Roma”.
Totti rientra nella lista dei più grandi di tutti i tempi?
“Quando mi chiedono di fare le classifiche di tutti i tempi è sempre molto difficile perché ci sono tanti giocatori di talento. Sicuramente Totti sta tra questi ma non so metterlo in qualche ‘lista’ particolare, non mi piace perché si rischia di dimenticare qualcuno”.
La stupisce la longevità di Totti?
“Non è un caso isolato quello di Totti nella Roma. Anche in Brasile i giocatori così vanno forte. Non mi stupisce perché è un giocatore di qualità, non ha puntato sempre sul ‘fisico’ e quindi ha la classe e la possibilità di fare belle partite anche quando non sta fisicamente bene. Nel gol contro la Juventus, ad esempio, è stato impressionante per forza, velocità e semplicità. Può continuare a giocare grazie alla sua tecnica”.
Totti allenatore in futuro?
“Non lo so. E’ difficile dirlo, non lo conosco nel suo approccio con lo spogliatoio”.