Gianni Dragoni, giornalista del Sole 24 ore, è intervenuto alla trasmissione di Centro Suono Sport “Te la do io Tokyo” riguardo le vicende della vendita della Roma.
“La procedura di vendita mi sembra sia stata poco trasparente perchè c’è una società che è stata dichiarata in vendita anche con i comunicati. Ma per avere il massimo di pubblicità bisognerebbe pubblicare su giornali o internet un avviso a pagamento in cui entro una certa data chi è interessato può rivolgersi all’advisor. Questa è una procedura usuale soprattutto quando si tratta di società quotate in borsa, come l’esempio della Roma. È il metodo più trasparente. Una procedura pubblica poteva essere letta in tutto il mondo; questo non è stato fatto e ciò è una mancanza di trasparenza”.
Non è che la Roma vogliono venderla ad amici?
“Non so se le cose stanno cosi ma mi chiedo perché non c’è stata una scelta di trasparenza. Da notizie ufficiose la banca sembrava intenzionata a cercare acquirenti anche all’estero, si è parlato di Cina o mondo arabo. Chi la segue direttamente è Paolo Fiorentino. Questo cambiamento al vertice non può modificare una certa prassi, è una domanda che bisognerebbe fare alla banca. Questo ritardo non fa bene a una società di calcio“.