Dopo i botti parte il mercato degli addii

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 Da Repubblica.it:

Messi in archivio in fuochi d’artificio di inizio giugno (sei contratti tra acquisti e rinnovi sottoscritti in 10 giorni) e in attesa di definire il futuro di Nicolas  Burdisso (entro il fine settimana incontro tra l’gente Hidalgo e il dt dell’Inter Branca), nasce il mercato degli addii. Con un occhio ai conti.

MONTE INGAGGI RECORD – Una rosa tra le più ‘vecchie’ della serie A con un’età media oltre i 29 anni e un monte ingaggi che gli ultimi colpi di mercato (Adriano e Simplicio) hanno elevato per la prima volta nel corso della gestione Rosella Sensi oltre il muro dei 70 milioni, soltanto sfiorato nella stagione scorsa (69,7). (…) La parola d’ordine, a questo punto, è vendere. Soprattutto, liberarsi di quei giocatori premiati da stipendi pesantissimi ma ormai ai margini del progetto tecnico di Ranieri. Doni, Baptista, Cicinho i primissimi nomi di una lista in cui compaiono anche Brighi, Andreolli, Motta, Faty, Barusso. Persino Mexes, se dovessero sorgere problemi per il rinnovo di contratto e il riscatto di Burdisso non riservasse sorprese sgradite, sarebbe della ‘partita’.

TORNA CICINHO – Riuscire a ‘piazzare’ gli elementi in eccesso garantirebbe un risparmio di quasi 11 milioni di euro sul fronte spese. Una finanziaria giallorossa, a cui sommare eventuali entrate per la cessione del cartellino dei giocatori. Semplice? Soltanto a parole. Cicinho, in prestito al San Paolo fino ad agosto inoltrato (rientrerà dopo la Coppa Libertadores), non ha trovato l’accordo con i ‘tricolores’ per un rinnovo dell’accordo. Il club brasiliano non ha alcuna intenzione di soddisfare le richieste da 2 milioni all’anno del giocatore, che in Brasile ha deluso le attese e che, quindi, tornerà in giallorosso. La Roma cercherà di trovargli una sistemazione, disposta – anche – a regalare il cartellino. Ma non sarà semplice. Anzi.

BRASILIANI IN PARTENZA – Complicatissimo anche il discorso che riguarda Doni. Il portiere della Seleçao, in rotta di collisione con l’ambiente-Roma (dal tecnico ai tifosi), cerca casa altrove. A far morire sul nascere i discorsi solo accennati con Arsenal, Chelsea, Galatasaray e Milan (in ordine di tempo), un ingaggio da 2 milioni annui, tra i più alti in circolazione per un numero uno. Il Benfica, che i media portoghesi vorrebbero interessato, non ha mai contattato né la Roma né l’agente di Doni. (…) Speranza condivisa da Julio Baptista, per cui si sono affievoliti i contatti con i club inglesi. In Turchia piace ad almeno due club (Fenerbaçhe e Galatasaray). Il brasiliano storce la bocca e aspetta soluzioni migliori.

SCULLI CHIUDE – Centrare l’obiettivo cessioni consentirebbe di muoversi rapidamente anche sul mercato in entrata. Servono due esterni di difesa, uno a destra e uno a sinistra. Per la prima maglia, la Roma ha scelto di puntare su Rosi, in comproprietà con il Siena. Presto verrà definito il suo ritorno in giallorosso con adeguamento contrattuale. Il sogno resta Behrami, ma costa troppo, almeno in questo momento. A sinistra Bellini rimane un’idea nonostante le smentite, in più serve un esterno ‘alto’, in grado di dare il cambio sia a Taddei che a Vucinic. Frenata per Sculli del Genoa, uno dei nomi che piacciono di più a Trigoria per il ruolo. Il club ligure gradirebbe uno scambio con Brighi. La Roma non ne è convinta (preferirebbe monetizzare), l’esterno calabrese neanche: “L’interesse di grandi squadre è motivo d’orgoglio – ha detto Sculli – ma a Genova sto benissimo e ci sono valori che vanno oltre la lotta scudetto”: Discorso chiuso? Forse.

ADRIANO: “SCUDETTO SI'” – Intanto, il primo colpo della nuova stagione, Adriano, trascorre sul mare della Sardegna una vacanza che la prossima settimana lo porterà fino a Rio de Janeiro, casa sua. Poi, dal 1 luglio a Roma e dal giorno dopo in pantaloncini e maglietta per iniziare, insieme all’altro acquisto fabio Simplicio, a faticare in vista della nuova avventura. “Lotteremo per lo Scudetto? Spero proprio di sì – ha detto Adriano alla rivista laRoma – abbiamo diversi campioni, a cominciare da Totti e De Rossi, io spero di dare un bel contributo”. All’Inter prima, al Flamengo poi e adesso anche a Roma, per tutti Adriano è l’Imperatore: “Un soprannome che comporta grandi responsabilità. Io cercherò di meritamelo”, la garanzia dell’attaccante. Tra due settimane, a Trigoria, si inizia a fare sul serio.


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