Alexander Doni, Julio Baptista e Cicinho: esiste una parte di Brasile che alla Roma – diventata col tempo colonia carioca – non è riuscita a mettersi in luce. Anzi. I tre veredeoro in questione sono oramai in rotta con il club capitolino e, se da un lato necessitano di un nuovo club, dall’altro la loro cessione si sta facendo sempre più problematica per via del costo dei cartellini e dei relativi ingaggi. Da Il Messaggero:
Dopo un mese nel quale – tra rinnovi contrattuali e gli arrivi a parametro zero di Adriano (tornato ieri in Brasile) e Simplicio – era filato tutto liscio, ecco le prime difficoltà. La brusca frenata dell’Udinese su Motta, dovuta al dietrofront (quanto strategico?) della Juventus sul difensore, potrebbe privare la Roma di tre milioni che a Trigoria già davano per certi. Mercoledì Pradè proverà un nuovo assalto ma le possibilità di un ripensamento da parte del club friulano appaiono remote: all’orizzonte c’è il rinnovo della comproprietà, con il terzino che rimarrebbe nella capitale per poi esser girato in prestito. Cash ricavato? Zero. Stesso dicasi per la brillante operazione che ha portato Curci alla Sampdoria. La Roma ha dato il via libera perché possa giocare un anno a Genova, consapevole che il cartellino del portiere a fine stagione non potrà che rivalutarsi ulteriormente (i doriani hanno pagano 2,250 milioni per il 50% del Siena).
Discorsi in prospettiva che tuttavia al momento non portano entrate nelle casse giallorosse. E allora? Come ricavare quei soldi che possano garantire il riscatto di Burdisso e i restanti ritocchi alla rosa? Inizialmente si proverà a piazzare qualche giovane (Cerci, Guberti e Andreolli) che ha più richieste anche se fino ad ora di soldi ne girano veramente pochi. La maggior parte delle società di serie A vuole calciatori solamente in prestito: formula che la Roma non gradisce. Il vero problema del mercato giallorosso sono però i tre brasiliani: Baptista, Doni e Cicinho. Per il portiere fanno testo le parole del suo agente Colucci: «Nessuna novità, non sono state recapitate offerte». In passato solo timidi interessamenti da parte dell’Arsenal, del Milan e ultimamente del Real Madrid (ma per fare il secondo: eventualità non gradita) che non hanno avuto seguito. Scenario simile a quello del terzino che il San Paolo ha già provveduto a scaricare ufficialmente, attraverso le parole del vicepresidente del club, Carlos Augusto de Barros e Silva: «Riscattarlo non ci interessa. Per noi il cartellino del giocatore è troppo costoso». Chi sembra avere più mercato è Baptista per il quale dopo un sondaggio del Genoa che poi ha ripiegato su Toni, si sono fatti avanti un paio di club turchi (Fenerbahce e Galatasaray). Il brasiliano sinora ha storto la bocca e aspetta soluzioni migliori (in Spagna e Inghilterra).Guadagnare dalla vendita dei tre e risparmiare contemporaneamente quasi quindici milioni di ingaggi, è l’arduo compito che attende Pradè nelle prossime settimane.