Dal Corriere della Sera:
O salvezza in zona Cesarini o collasso. O, forse, una soluzione all’italiana che non scontenta le grandi del pallone e che, probabilmente, qualcuno maliziosamente ha sempre tenuto pronta nel cassetto. Perché, come insegnava Giulio Andreotti, a pensare male si fa peccato, ma si coglie nel segno. Il pallone italiano attende la sentenza del giudice Claudio Marangoni sulla richiesta, presentata da Conto Tv contro la Lega calcio, per una sospensione cautelare della cessione dei diritti satellitari a Sky (accordo da 1.149 milioni per due stagioni; 571 per il 2010-11 e 578 milioni per il 2011-12). Il giudice della sezione speciale del tribunale di Milano ha prima letto con attenzione le memorie presentate dalle due parti (e da Sky e Infront, l’advisor della Lega, intervenute nel giudizio). E venerdì 14 maggio ha ascoltato le argomentazioni dei legali (basate, tra l’altro, sulla sentenza del Tar che ha censurato l’Antitrust e sul ricorso al Consiglio di Stato dell’autorità indipendente). Poi Marangoni si è preso una decina di giorni per valutare e nell’ultimo weekend ha limato una sentenza, destinata a far discutere. Se dovesse essere accolto il ricorso – ha avvertito, il presidente della Lega Calcio, Maurizio Beretta – si prefigurerebbe un rischio paralisi per la serie A e, a cascata, delle serie minori. Molti club ( il Bologna, per esempio) avrebbero difficoltà a saldare tutte le pendenze necessarie per l’iscrizione al prossimo campionato. Giovedì scorso hanno cominciato a circolare rumors circa un verdetto con pollice verso alla Lega. Se fosse così, cosa potrebbe succedere? Secondo Marco Crispino (Conto tv) ci sarebbero i tempi per rifare i bandi spacchettando l’offerta (il motivo del contendere: secondo i ricorrenti il bando non garantirebbe, infatti, la concorrenza sul mercato satellitare). Cosa che viene, però, respinta categoricamente dalla Lega calcio.