Era di buon umore, il capitano romanista, felice probabilmente per le parole dell’olandese Sneijder dette a questo giornale“Totti è una leggenda” , la dimostrazione che quei «due scudetti rubati» lanciato lì con un sorriso, i suoi colleghi, a cominciare da quelli dell’Inter, quelle parole le avevano interpretate come dovevano esse re interpretate, altro che il giudice Palazzi, un altro deferimento lampo che lo ha sorpreso ma non troppo: « Mi han no fatto veramente piacere le parole pronunciate nei miei confronti da parte di Sneijder, un grande campione. E’ da Pallone d’Oro, quest’anno se lo merita, con l’Inter ha vinto tutto, con l’Olanda ha perso il Mondiale solo in fi nale, lui in Sudafrica è stato uno straordinario protagonista gli auguro di cuore di poterlo vincere» .SFIDA INFINITA – Il Pallone d’oro è una cosa, la Supercoppa però un’altra. Stasera, come giusto che sia, saranno avversari per il primo trofeo della stagione che poi sarebbe più giusto dire l’ultimo della passata. Ancora Roma contro Inter, una sfida infinita, an data in scena ventiquattro volte negli ultimi sei anni, in palio le coppe made in Italy e, almeno per un pa io di stagioni, pure lo scu detto finito sempre ad Ap piano Gentile tra mille rimpianti (e non solo) ro manisti. La sfida riparte da dove si era conclusa, sempre loro: « Sono anni che ci giochiamo tutto, noi e l’Inter. Loro sono una grande squadra, hanno vinto tantissimo nelle ul time stagioni, l’ultima hanno fatto la tripletta, sono campioni di tutto. La nostra sfida riparte da questa Super coppa, vogliamo provare a rivincerla, a tornare a casa e fare festa con i nostri tifosi. Non mi ci abi tuerò mai, rimane sempre un’emozione sapere che ci sono migliaia di persone che fanno centinaia di chilometri per venire a vederti. I tifosi romanisti sono speciali. Mi piacerebbe potergli dedi care questa Coppa» . Pure a loro, tanto.