Luciano Spalletti, durante la conferenza stampa di Fanta Nazionale organizzata da Birra Peroni presso la sala del Consiglio della Figc, ha parlato della sua ex squadra, la Roma. Ecco la conferenza integrale:
Totti lo vede in Nazionale?
“Lui con me ha avuto un rapporto molto diretto. Anche tutt’ora è così perché ci siamo sentiti dopo che ha subito l’ultimo intervento. Era contento di averlo fatto perché aveva questo fastidio che non gli permetteva di esprimersi. Però va ad addizionarsi tutti altri problemi che ha avuto. Sta a lui dare l‘ultima parola. Se lui si sente ancora in grado di poter dare un contributo lo dirà al mister. Ma io on sono in grado di dargli sei consigli”.
Si sentirebbe pronto per una Nazionale?
“E’ un’aspirazione di tutti quelli che fanno il mio lavoro. Penso di essere pronto. Anche altre nazionali, ci sono molti allenatori italiani che allenano all’estero”.
I problemi della Roma.
“Sta attraversando un momento un po’ difficile, ma tutte le squadre affronteranno periodi difficili. Ultimamente si esagera con alcune contestazioni. I ragazzi sono anche sensibili e hanno bisogno del supporto della gente. Con la tranquillità si riesce ad esprimere meglio il bagaglio tecnico di ogni calciatore. C’è esasperazione. Si vuole la vittoria e basta per la vendita del prodotto. Il calcio è un gioco, è un movimento di persone tutte predisposte per gioire per divertirsi per stare insieme. Gli agguati, le bombe e le minacce non le vogliamo neanche nella vita normale, figuriamoci se le possiamo sopportare dentro lo sport. Bisogna smetterla. In Europa siamo indietro nel vivere la partita e lo stadio. Se abbiamo la volontà di farlo siamo in grado di arginare il problema”.
Il rapporto era arrivato alla fine con la Roma?
“Non so la conclusione dei giocatori. Loro erano molto dispiaciuti e molto emozionati tutti, al di là di quello che leggo. Con Totti e Perrotta ci siamo risentiti al telefono e il rapporto va avanti con amicizia e chiarezza. Alla Roma mi sembrava di aver dato tutto come ho ricevuto tanto. Può darsi che la Roma avesse bisogno di una mano diversa rispetto alla mia. Ho dato la possibilità a un altro di poter far esprimere la Roma in tutto il suo potenziale”.
Ranieri ha detto: “Scordatevi il bel gioco”.
“Conosco Ranieri, Montali, Conti. Se li lascerete lavorare sono professionisti capaci e belle persone. Ognuno ha i suoi credo. Penso che se la squadra gioca meglio ottiene più facilmente i suoi risultati. Vedere la partecipazione del pubblico dà qualcosa di più”.
Incontro con Rosella Sensi a fine giugno. Perché non ha lasciato subito?
“Ho continuato perché a me la Roma piace, anche tutt’ora, l’ambiente ti porta quel qualcosa che ti fa arrivare al di là. Ho visto che non riuscivo a incidere come negli anni passati. Ho scelto di lasciare spazio a qualcosa di diverso. Alla Roma voglio bene e sono contento se riuscirà a fare quello che con me non ha fatto”.
Soffre a non allenare più?
“Un po’ più difficile perché non si prende lo stipendio a fine mese. Ma ci si rende conto di alcune situazioni vissute. Si va ad analizzarle con più profondità. Si stacca un po’ dal lavoro quotidiano”.
Il campionato italiano è già chiuso?
“Ci sarà un momento in cui subirà anche l’Inter. Succede a tutte le squadre. Anche Mourinho lo ha detto, non sarà una fuga determinante. Ci sono squadre come Milan, Napoli, Palermo, Roma, Lazio. Si possono tutte inserire in un contesto di classifica importante. Io allenando la Roma avevo molti meno punti di quelli che ha quest’anno. Poi abbiamo ribaltato la classifica alla fine. La Roma ha ancora la possibilità di risalire. Non sono delle macchine. Non è perché ha il quarto stipendio del campionato deve arrivare quarta. Sono persone che hanno sensibilità e cuore. Non è corretto farli lavorare come persone poco professionali. Anche quando vanno a curarsi fuori è per curarsi meglio e prima. Le cose vanno lette in modo giusto. Lo stadio va vissuto con più serenità. Come quando abbiamo vinto le partite di Champions con i po-po-po-po”.
Domani ci sono le coppe. Le squadre italiane come le vede?
“Sono tutte nelle condizioni di passare il turno. Tutte hanno espresso un valore che gli permette di poter aspirare a posizioni importanti”.
La Sensi aveva detto “Spalletti ha abbandonato la nave”. Ci è rimasto male?
“Mi interessa quello che è stato in generale il mio rapporto con la Roma tutta. Momenti che mi porterò sempre dietro, vittorie importati .Una parola o un discorso di qualcuno non potrà cancellare tutto questo”.
La Roma gioca male. Perché?
“Non lo so. Anche l’anno scorso la mia Roma ha giocato peggio degli altri tre anni. Se si gioca meglio si fanno più risultati”.
Un pronostico su Inter-Roma e sul suo futuro da allenatore.
“La Roma ha giocato due bellissime partite. Contro Fiorentina e Milan ha giocato benissimo. Spero che vinca la squadra che gioca meglio. Voglio vedere un buon calcio. Il mio futuro può essere anche all’estero”.
Tornerebbe alla Roma con un cambio di proprietà?
“Ho ricevuto molto alla famiglia Sensi che vedo molto impegnata. Il mio presidente Franco Sensi, come la dottoressa Sensi, ma in questo caso voglio ricordare Franco che mi ha aiutato moltissimo nel primo periodo ad affrontare un contesto particolare come quello di Roma e della Roma. A me la Roma piace mi porterò dietro tutto quello di buono e di brutto che si è fatto. Se una volta ci ricapitassi a lavorare mi farebbe grande piacere”.
Spalletti ha poi continuato il discorso sul fantallenatore: “Ringrazio la federazione. Il mio è un impegno importante così come è importante e determinato l’avversario, la sla. Per questo scegliero uomini che vogliono lottare ed il mio capitano sarà Borgonovo. Proprio per questo perché lui come altri non si arrende. E saprà trasmetterlo a tutti. È la mia seconda esperienza come fanta allenatore Peroni. L’anno scorso fu molto divertente quest’anno poi sono disoccupato quindi sarà ancora più bello avere questa cosa a cui dedicarsi”. Il tecnico di Certaldo comunica la sua fanta squadra: “Consigli, Mantovani, Bonucci, Ranocchia, Maggio, Gazzi, Palombo, Doni, Mannini, Marchionni, Borgonovo. Ho scelto di non mettere giocatori della Roma. Altrimenti li avrei dovuti convocare tutti”. Spalletti a margine della conferenza ha aggiunto: “L’Inter? E’ attrezzata e ha già un buon margine, ma avete sentito voi stessi cosa dice Mourinho, non è una fuga. Il portoghese è un buon domatore: crea tensione e attenzione per sfruttare al meglio gli episodi che fanno girare la partita. In quello è il più bravo. Avete visto tutti, spesso la sua Inter ha giocato peggio dell’avversario ma ha vinto cogliendo quegli episodi. Lo Zenit? Ho ricevuto una proposta interessante, li ho conosciuti e sono delle persone molto professionali. Vedremo, ma c’è ancora tempo. Il mio futuro? Più estero. L’Italia? Lippi è il numero uno, è campione del mondo e si è qualificato ai prossimi mondiali in maniera imponente. Va lasciato lavorare con tranquillità e con la serenità giusta. Totti in azzurro? Purtroppo i guai fisici non gli permettono di esprimere tutte le sue enormi potenzialità. Ma l’Italia è una grande squadra e può fare anche a meno di Totti. Sa sarà in grado di dare il suo contributo potrà dirlo soltanto Lippi”.
Spalletti: “Mi piacerebbe allenare di nuovo la Roma in futuro”
di 2 Novembre 2009Commenta