Simone Perrotta, neo di rinnovo contrattuale, è stato intervistato dal canale tematico della società giallorossa Roma Channel: “Di momenti come questo ne ho vissuti tanti. Avrei voluto cambiare il momento con uno più tranquillo. Sono però soddisfatto per ciò che mi è stato detto alla firma del rinnovo. Mi sono sentito partecipe del progetto quando ho firmato e ne sono felice. Ho avuto la fortuna di togliermi soddisfazioni, ho vinto solo con questa maglia al livello di club, la Roma poi è una cosa che ti entra dentro. Io e Pizarro con altri siamo il gruppo storico e dobbiamo togliere la Roma da questa situazione. La famiglia? Ha un peso enorme sulle scelte professionistiche. Ho firmato per un altro anno, saranno sette in tutto, mio figlio è nato qui, un altro è in arrivo e spostare la famiglia è difficile, soprattutto a fine carriera. Non dipende solo da me restare dopo la scadenza del contratto, ma per fare in modo che avvenga devo fare bene. I ricordi più belli non sono i gol, ma le felicità di gruppo, le vittorie. Tutti i trofei che abbiamo vinto, momenti di grande entusiasmo generale. Ogni stagione ha una storia a sé. L’anno scorso hanno pesato gli infortuni, abbiamo fatto pochi punti in avvio, poi a metà abbiamo fatto più punti di tutti. A marzo poi ricordo che mancarono di nuovo i giocatori, con la Juventus giocarono i primavera. La testa non dico fosse cambiata, ma il ricordo era rimasto a Catania. In questo momento se dicessi che c’è solo sfortuna sarei riduttivo. I problemi ci sono, abbiamo cambiato modo di giocare, siamo più corti, compatti, aggressivi. A Milano abbiamo fatto una gran partita e ci è andata male. Col Livorno abbiamo giocato male ma potevamo vincere, abbiamo creato tanto e abbiamo preso un gol ogni tiro. Udine e Milano si somigliano un po’. Gli arbitraggi? Io non parlo dell’arbitro. Mercoledì abbiamo fatto una buona gara in dieci contro undici. La squadra c’è, reagisce. Chi ha fatto calcio sa che la situazione può cambiare da un momento all’altro. Sappiamo che i tifosi guardano solo il risultato ed è giusto. Noi che da dentro analizziamo le gare sappiamo che basta poco per invertire la rotta. La squadra c’è e ha voglia di reagire. Il gruppo è molto unito, tutti remano dalla stessa parte, siamo certi al cento per cento che ne usciremo presto. Tante volte si è discusso il gruppo e noi da dentro ci ridevamo. Forse siamo troppo uniti e a dire qualcosa verso qualcuno si fa fatica. Dividiamo lo spogliatoio da tempo, dire cose tipo’devi corre di più’, ‘devi accorciare’, si fa fatica perché siamo amici. Ma alla lunga porta vittorie. Spalletti? Con lui ero un trequartista di interdizione, un ruolo un po’ strano. A lui devo moltissimo.
Ha ragione Pizarro, non possiamo porci obiettivi. Nell’immediato è così, siamo talmente dietro che è difficile porsi obiettivi, ma per ciò che rappresentiamo, per la maglia che indossiamo, l’obiettivo deve essere arrivare tra le prime quattro. Ora sappiamo che è difficile, ma basta un niente per invertire la rotta delle sconfitte. L’obiettivo è dare il massimo ed il massimo è arrivare tra le prime quattro. L’Europa League? Restare nella storia come la prima squadra a vincerla sarebbe una bella impresa. Adesso quelle che partecipano sembrano tutte squadrette ma dopo dicembre entreranno le terze di Champions. Arrivare in fondo sarebbe una bella soddisfazione, ci teniamo molto. Il Bologna? Rispetto al Livorno hanno più spessore, un giocatore da contropiede come Di Vaio, vice capo cannoniere l’anno scorso. Siamo in ritiro per lavorare bene e vogliamo vincere per tornare al più presto a casa. Il momento di Vucinic? Io posso aiutarlo, di gol così ne hoi sbagliati tanti e di critche ne ho beccate molte. Lui è un giocatore capace di farci fare il salto di qualità, a Londra ha cambiato la partita. Si sbloccherà, uno come lui non può non fare tanti gol, ha qualità straordinarie, e le spalle larghe, ne uscirà. L’Inter? Prima c’è il Fulham. Andiamo partita per partita, ci sarà tempo per il resto”.
Perrotta: “L’obiettivo è dare il massimo ed il massimo è arrivare in Champions”
di 30 Ottobre 20091
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