Aleandro Rosi, giocatore della Roma in comproprietà con il Siena, ha parlato a Centro Suono Sport della gara contro i nerazzurri:
“A 18 anni è sempre difficile gestire le situazioni in una piazza come Roma. Facendo esperienza altrove, spero di diventare un giocatore importante. Il nuovo ruolo di terzino? E’ merito della mia velocità, avendo poco campo da ala non posso sfruttare la mia progressione e la mia velocità. Già il mister Spalletti mi vedeva da terzino, l’anno scorso a Livorno e quest’anno a Siena sto migliorando”.
Tornerai a Roma?
“Lo spero, sarei disposto ma dovremo parlare. Tra un pò ci saranno le risoluzioni della comproprietà e vedremo. Con Ranieri non ho mai parlato, una volta solo l’ho incontrato e ci siamo salutati, ma niente di più. Speriamo di poter essere un giocatore adatto al mister. Spalletti in me vedeva della caratteristiche, è lui che mi ha sfruttato da terzino ed ha fatto una dichiarazione “pesante” sulle mie qualità, ma era dura passare dalla Primavera alla prima squadra, è come il giorno con la notte”.
Cosa avresti dato per far entrare quel pallone contro l’Inter?
“Non so, mi sarei buttato non so dove…”.
Cosa hai detto a Stankovic?
“Alzate, sennò t’ammazzo… L’Inter pensava che non giocassimo alla morte, io da romano poi…anche i miei compagni hanno giocato bene perchè è stata una gara vista da tutti, una bella vetrina”.