Simone Perrotta è stato intervistato da Il Corriere dello Sport:
Spesso si fa riferimento allo spogliatoio, al clima che c’è nel gruppo. Può essere questo il vero valore aggiunto della Roma?
“Di sicuro in questi anni è stato così, soprattutto nei momenti difficili. Abbiamo dimostrato sempre di avere voglia di restare uniti, nonostante le critiche. Questa compattezza ci ha dato la forza di reagire. All’inizio della stagione ci davano tutti per finiti, ora invece siamo quarti, in corsa per entrare nei posti che contano. Chiunque arrivi a Trigoria si rende conto di avere a che fare con un buon gruppo. Non ci sono prime donne, sono tutti ragazzi semplici”.
Anche Totti, che è il capitano, il giocatore più importante, si inserisce in questo contesto senza stonare?
“Francesco è il primo. Non ha mai fatto la prima donna, non gli si addice quel ruolo, è sempre il primo a scherzare”.
Lei è il giocatore simbolo di quello che è successo alla Roma in generale. Era dato per finito, poi da tre mesi è diventato insostituibile anche per Ranieri. Si è preso una bella rivincita…
“No, non devo prendermi rivincite nei confronti di nessuno. Ho voglia di fare questo lavoro, se possiamo chiamarlo lavoro, con grande entusiasmo. Il calcio sul campo resta un gioco e a me diverte ancora da matti. Mi piace, metto sempre il massimo impegno in ogni allenamento. E’ questo, credo, che colpisce ogni allenatore. Mi fa piacere essere tornato ai miei livelli, questa è la mia sesta stagione alla Roma, ho sempre giocato e di allenatori ne abbiamo cambiati parecchi…”.