Giovanni Malagò è intervenuto a TeleRadioStereo per parlare del futuro societario giallorosso:
Oggi ha parlato l’On. Gramazio: cosa ne pensa delle sue dichiarazioni inerenti ad Angelucci?
“Avrà avuto i suoi buoni motivi per dire ciò che ha detto. Sono impossibilitato a parlare, ma credo che si stia lavorando al meglio per risolvere la questione e dare alla società un assetto definitivo”.
Quello di Angelucci però è effettivamente una delle candidature più forti al momento.
“E’ sicuramente un nome che ha una sua logica, sono imprenditori molto importanti , ma allo stesso tempo non posso dire se siano in realtà interessati. Qui a Roma non ci sono moltissime persone che potrebbero farsi carico di operazioni del genere. Poi ci sono gruppi, aziende, multinazionali, fondi sovrani, sceicchi ed emiri, per i quali però bisognerebbe fare altri discorsi. Ripeto, a Roma di nomi ce ne sono davvero pochi. Bisogna avere pazienza, anche perchè ci sono dei tempi tecnici ben precisi da rispettare”.
Esclude a prescindere l’arrivo di emiri, sceicchi e fondi sovrani?
“No, assolutamente. L’advisor, nell’interesse del venditore e di chi gli ha dato il mandato, deve tutelare al meglio tutte le parti in causa”.
Ha parlato di pazienza e tempi tecnici: nel caso l’investitore fosse già pronto ma,costretto dai tempi burocratici ad attendere, l’advisor sarebbe comunque necessario?
“Il compratore può essere anche trovato personalmente, ma è ovvio che c’è sempre una terza entità che si occupa di queste faccende. Mi sento di escluderlo”.
Leggendo i quotidiani, ci sarebbe stato un incontro tra alcuni fonti arabe e la banca: ne sa niente?
“No, non so nulla, e anche se lo sapessi non potrei dirlo”.
Si augura l’ingresso di un importante investitore romano, oppure caldeggia la pista estera?
“L’ideale sarebbe un imprenditore romano, ma oggi credo che una proprietà facoltosa, anche straniera, che dia forza e stabilità deve essere l’obiettivo principale, bisogna ragionare in prospettiva. Non ci si deve mai accontentare”.
Ci hanno fatto sapere che ad oggi l’interesse di Angelini sembra scemato definitivamente.
“Non lo so, dovreste chiederlo a lui. Una cosa è presentare un dossier, un’altra è far recapitare agli interessati un’offerta formale per l’acquisto della società”.
Nella rosa dei possibili nuovi presidenti della Roma, sono stati fatti tutti i nomi, oppure potrebbe esserci qualche “new entry”?
“Credo ci sia qualche nome che non è stato ancora mai tirato in ballo, ma che potrebbe uscire dopo il 26 luglio. Magari qualche gruppo internazionale, che potrebbe essere interessato. Sapendo però come ragionano determinate persone nel mondo del business, forse vorranno avere la certezza di poter lavorare ed agire in un ambito ben delineato e definitivo”.
Sarebbe d’accordo ad un cambio di consegne in corsa?
“Decisamente si, perchè un avvicendamento in corsa vorrebbe dire che la soluzione trovata sarebbe la migliore”.
Farebbe il presidente della Roma?
“Per la mia città e per la mia squadra farei qualsiasi cosa, sarebbe il sogno di qualsiasi tifoso, che deve augurarsi sempre il bene della propria squadra”.
Domanda di campo: la Roma può vincere lo scudetto?
“Sarà difficile, arrivare diverse volte secondi può essere anche mortificante”.