0,678 euro per azione. È quanto pagheranno gli americani guidati da Thomas DiBenedetto per ogni azione della squadra della capitale, come scrive l’Espresso. Peccato che, quando l’acquisto della quota di maggioranza da Unicredit è stato perfezionato, il titolo quotasse oltre 1,1 euro con un massimo annuale di 1,25 e una media di 1,0267 negli ultimi 12 mesi. Inevitabile il disastro in Borsa, con il titolo a picco. Non è certo la prima volta che intorno alle azioni di una squadra di calcio quotata si assiste a un ottovolante di speculazioni. È toccato anche ai cugini della Lazio con annessa inchiesta penale per aggiotaggio. I cronisti che si sono occupati della telenovela sulla cessione del club glaliorosso sono tutti stati convocati dalla Consob o dalla Guardia di Finanza con l’accusa di turbare il corretto andamento del titolo. Adesso che l’operazione è chiusa e che la Roma sta per uscire dal listino, le manovre della Borsa finiranno e vivranno tutti felici e contenti. Tranne i piccoli azionisti.
L’Opa sulla Roma
di 22 Aprile 2011Commenta