Marco Di Vaio, ex laziale in rosa nel Bologna che lotta per non retrocedere. Batserebbero i due dati appena enunciati (Lazio, retrocessione) per capire che per il bomber felsineo potrebbe non essere una gara come le altre. Il bomber rossoblu ha parlato sul sito ufficiale della squadra emiliana in previsione della partita di mercoledì. Sfida scudetto per i giallorossi, obiettivo retrocessione per il Bologna. Ovvero, in fin dei conti scudetto pure quello.
CONDIZIONE FISICA. “Tornavo ieri dopo un mese: sensazioni positive per quanto riguarda la gamba, ma c’è ancora da migliorare la condizione. Devo allenarmi e giocare. Non penso di aver ancora i novanta minuti: bisogna avere accortezza, ci arriverò gradualmente; lavoro con la squadra da una settimana, sono andati in crescendo, ho anche giocato venticinque minuti di partita, ma vengo da un mese di stop e non va sottovalutato”.
MOTIVAZIONI. “Non ci mancano: sono cose che si avvertono in settimana, ho sempre visto una squadra motivata che non ha ancora raggiunto il proprio obiettivo. Noi non possiamo certo rallentare e dispiace non aver messo punti in classifica prima di una serie di gare difficili, che avremmo potuto affrontare con più tranquillità: dobbiamo arrivare alla salvezza, a 40 punti, e prima facciamo quelli che ci mancano e meglio sarà; abbiamo ancora negli occhi quello che ha fatto il Catania con l’Inter o il Livorno con la Roma. Mercoledì arrivano i giallorossi, che hanno come noi un obiettivo da raggiungere“.
POST SIENA. “Di deludente c’è stato solo il risultato. Sull’onda dell’entusiasmo dovuto agli ultimi risultati la gente probabilmente si aspettava di vincere contro l’ultima in classifica: così non è stato, ma la squadra ha risposto bene, giocando una gara di personalità contro una squadra in salute. Ripeto: il Bologna non è scarico“.
PANCHINA LUNGA. “Penso sia uno dei nostri punti di forza, quest’anno. Avere gente che vuole giocare, che risponde bene quando viene chiamato in causa e che si allena a mille per mettere il mister in difficoltà. E molti giocatori hanno fatto la differenza partendo dalla panchina“.
GIMENEZ. “E’ giovane e ha bisogno di tempo ma ha grandissime doti e sta crescendo bene: si fa sempre trovare pronto, anche a partita in corso, e non era facile dopo sei mesi in cui non era stato praticamente preso in considerazione: penso che su di lui si possa costruire il futuro“.