Destro:” Sono pronto per il Palermo, ma decide il mister”

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 Superato, dopo uno stop forzato di 60 giorni, l’infortunio al menisco del ginocchio sinistro, subito nel corso della semifinale di andata della Coppa Italia contro l’Inter, Mattia Destro, autentico colpo di mercato della sessione estiva di mercato, è pronto a tornare in campo per aiutare la Roma a conquistare i tre punti al ‘Barbera’ contro il Palermo; questo è l’obiettivo a breve termine, ma da qui a fine campionato il suo obiettivo sarà quello di dimostrare che la dirigenza, su pressante richiesta di Zeman che ne era un grande estimatore, non ha sbagliato a portarlo nella Capitale versando nelle casse del Siena 16 milioni di euro per aggiudicarsi il suo cartellino e che deve continuare a puntare su di lui anche in futuro. L’ex centravanti del Siena alla vigilia della trasferte in Sicilia è intervenuto nella video-chat in esclusiva per gli iscritti alla Membership As Roma, parlando in particolare del finale di stagione con la Roma, del Mondiale di Brasile 2014, dove se riuscirà a tornare ai suoi livelli sarà tra i protagonisti, e dei traguardi che spera di raggiungere con la maglia giallorossa. Di seguito le sue parole:

Come stai?
Abbastanza bene, mi alleno col gruppo e il ginocchio risponde bene. Sto cercando di recuperare la condizione. Per quanto riguarda Palermo deciderà il mister, mi alleno per essere disponibile il prima possibile”.

Quanto ha influito tuo padre nella scelta di giocare a calcio?
“Ho iniziato presto, è una cosa che mi piaceva perché con gli amici ci divertivamo a giocare a calcio. E’ stato prima un divertimento, poi uno sport.

La tua qualità migliore?
“Lascio giudicare agli altri. Devo migliorare su tanti aspetti come tutti i giovani”.

Il tuo obiettivo per il finale di stagione?
“Riprendere il prima possibile la condizione”.

Quanti derby hai giocato?
“Inter-Milan nelle giovanili. E’ una partita particolare, in Serie A è un’altra storia”.

Domani Totti festeggia 20 anni di Serie A.
“E’ un campione, chiunque vuole giocare con lui. Guardandolo cerco di apprendere il più possibile”.

Cosa si prova a giocare con una curva del genere?
“Tanta emozione”.

La tua partita migliore?
“In Coppa Italia con Fiorentina e Inter”.

Chi seguivi degli attaccanti della Roma del passato?
“Mi piaceva molto Montella, poterlo vedere giocare era bello, è un attaccante completo”.

Gli Europei Under 21?
“Non penso a questa cosa, do la priorità al fatto di riprendere il prima possibile la condizione per dare un contributo importante alla Roma”.

Il mondiale in Brasile?
“E’ il massimo per qualunque giocatore, adesso a causa dell’infortunio penso solo a rientrare. Poi altri discorsi si faranno in futuro”.

Tanti talenti nati nel 1991, siete il futuro del calcio italiano?
“Lo spero, sono tutti giocatori che conosco e la maggior parte sono amici, spero in un futuro di fare grandi cose con loro e di migliorarmi anno dopo anno”.

Che ricordo hai di Sannino?
“Ho un ricordo buonissimo, ho fatto grandi cose e mi ha insegnato molto”.

Cosa ti ha insegnato in particolare?
“Qualsiasi allenatore ti dà qualcosa in più, con lui lottavamo per la salvezza e quindi dovevamo fare bene la fase difensiva, è un aspetto che mi ha insegnato molto”.

Come ti stai ambientando a Roma?
“La città è la cosa più bella. E’ una delle città più belle del mondo, se non la più bella”.

Com’è la tua giornata fuori dal campo?
“Ultimamente sto sempre a Trigoria tra allenamenti e riabilitazione”.

Hobby particolari?
“Pochi, mi piace stare con gli amici, penso sia la cosa più bella”.

Quanto si cambia con la fama?
“Non tanto, i veri amici rimangono tali. Il comportamento non cambia”.

Il tuo rapporto con la tecnologia?
“Zero, sono negato. Gioco alla Playstation, ma tra iPhone e computer faccio il minimo indispensabile. Non sono bravo a nessun videogioco”.

Cosa vorresti raggiungere a Roma?
“Tra qualche anno vorrei vincere qualcosa, l’obiettivo è quello. Con l’infortunio, gli obiettivi che hai in testa un po’ vengono accantonati, ma l’obiettivo è quello”.

Qual è la tua posizione in campo con Totti?
“Sono a completa disposizione del mister, lui mette in campo la squadra. Deciderà lui se e dove schierarmi”.

Maciej Lesiewicz

 


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