Dal Corriere dello Sport:
Derby, basta la parola. La Roma ha provato a non pensarci fino a ieri sera, ma non scommetteremmo un euro che ci sia riuscita. A ricordarglielo, se mai ce ne fosse stato bisogno, ci hanno pensato i tifosi giallorossi presenti all’Olimpico (non moltissimi, come era prevedibile) che non si sono fatti mancare qualche coro all’indirizzo della Lazio. Sarà la prima stracittadina di Claudio Ranieri che con la parola derby ha dovuto fare i conti solo nella sua esperienza biennale a Torino sulla panchina della Juventus, con un bilancio che dice tre vittorie e un pareggio, e pure nessun goal al passivo, roba che da quando è a Trigoria non è mai risucito a festeggiare. Il grande dubbio che accompagnerà il tecnico sino alle scelte finali, non potrà che essere uno: ridare fiducia al tridente che in queste ultime due settimane ha dato risposte incoraggianti oppure, vista la delicatezza dell’impegno soprattutto dal punto di vista psicologico, optare per una Roma inizialmente con due attaccanti? Qualsiasi sia la risposta, l’unica certezza è quella legata al nome di Francesco Totti. Per il resto, bisognerà attendere.
DUE PUNTE – Dovesse andare in campo una Roma con due attaccanti, il favorito per giocare al fianco del capitano sembra essere Mirko Vucinic, uscito definitivamente dal periodo negativo coinciso con le prime dieci giornate in cui non era mai andato a segno, ora tornato giocatore affidabile oltre che di sicura qualità, tre gol nelle ultime quattro gare di campionato, uno che anche ieri in Coppa per non perdere l’abitudine, ma soprattutto la sensazione di poter essere l’uomo che cambia gli equilibri in campo per la sua capacità di andare via nell’uno contro uno e anche in versione uomo-assist. E’ chiaro che con due punte in campo, il modulo sarà verosimilmente più vicino al 4-4-2 con De Rossi e Pizarro centrali di centrocampo, Perrotta su una delle due fasce, quale dipenderebbe dalla scelta dell’altro esterno (Guberti, Taddei, Cassetti).
MENEZ IN PIU’ – Con la conferma del tridente, al contrario, le scelte sarebbero abbastanza scontate con Menez che si aggiungerebbe a Vucinic e Totti, De Rossi e Pizarro mediani, Perrotta trequartista centrale nell’ormai restaurato 4-2-3-1.
DIFESA – Un dubbio in chiave derby è ipotizzabile anche per il quartetto arretrato (Julio Sergio sarà ancora titolare in porta.) Di sicuro Juan, ieri sera in panchina ed entrato solo nell’ultimo quarto d’ora, sarà in campo, probabilmente in coppia con Mexes al centro della difesa. Riise, anche per mancanza di alternative, si piazerà sulla corsia di sinistra, mentre ci sarà da scegliere l’esterno destro basso, ruolo, peraltro, molto delicato visto che da quella parte probabilmente Ballardini piazzerà Zarate. In corsa ci sono Burdisso, Cassetti, Motta e Cicinho, nominati in ordine di probabilità. L’argentino arrivato dall’Inter si farebbe preferire per l’agonsimo con cui affronta ogni partita, avendo cioè quelle caratteristiche da stracittadina che conteranno non poco nelle scelte di Ranieri in vista del primo derby a casa sua.